Ennesimo dramma di violenza nei confronti di una donna, con il consumo di droga e alcol a fare da detonatore e il vizio del gioco d’azzardo a fare da sfondo, con minacce e maltrattamenti di un marito nei confronti della moglie perpetuatisi da circa tre anni.

E’ quando accaduto a Catania, dove la Procura distrettuale della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di L.G., 47 anni, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali aggravate in danno della moglie, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare della custodia degli arresti domiciliari eseguita dai carabinieri della Stazione di Catania (Piazza Verga).

Le indagini, coordinate da un pool di magistrati esperti e qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno portato alla luce una serie di eventi che hanno costretto la donna a vivere dal luglio 2015 ad oggi in un clima di sopraffazione e soggezione.

L’uomo, caduto nel vortice della dipendenza dalla droga e dall’alcool, nonché del gioco d’azzardo, pur di ottenere del danaro dalla consorte (con quello guadagnato come dipendente di una ditta di pulizie non riusciva a soddisfare i propri vizi) ha iniziato a minacciarla per poi passare alla violenza, compiuta anche in presenza dei figli minori, costringendo più volte la vittima a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso di un nosocomio catanese dove le sono state diagnosticate anche delle fratture in diverse parti del corpo.

L’escalation della violenza nell’ambito familiare, con coinvolgimento emotivo anche dei figli, ha dato la forza alla donna di denunciare il coniuge, consentendo agli investigatori di raffigurare un quadro probatorio che non ha lasciato alcun dubbio al giudice il quale, concordando pienamente con la richiesta della Procura, ne ha ordinato l’arresto e la sottoposizione agli arresti domiciliari.

Barbara Contrafatto