Taser per gli agenti delle forze dell’ordine ma anche una stretta sulle occupazioni abusive. Sono queste le novità annunciate dal Viminale. In un post su Facebook il ministero dell’Interno Matteo Salvini ha fatto sapere che “dal 5 settembre in 12 città italiane, da Milano fino a Catania, inizierà la sperimentazione del taser, la pistola elettrica non letale che aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro”. “Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter DIFENDERE in modo adeguato il popolo italiano”, aggiunge il leader della Lega concludendo: “Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri!”.

COME FUNZIONA. Il decreto per dare via alla sperimentazione alla pistola elettrica è stato firmato i primi dello scorso luglio. Sperimentazione che sarà affidata alla polizia di stato, all’arma dei carabinieri e alla guardia di finanza. “Il taser è un’arma di dissuasione non letale e il suo utilizzo è un importante deterrente, soprattutto, per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni borderline – aveva commentato Salvini – laddove una misura di deterrenza può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l’esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera”. Il taser, oltre agli Stati Uniti, è infatti in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.

Ma non è tutto. Con una circolare inviata ai prefetti, ai commissari per le province autonome di Trento e Bolzano e al presidente della Regione Valle D’aosta, è invece arrivato il giro di vite del Viminale contro le occupazioni abusive di immobili che devono essere sgomberati con la “dovuta tempestività”, per evitare il consolidarsi di situazioni di illegalità che possano pregiudicare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblici. E’ necessario, si legge nella nota, “attendere agli sgomberi con la dovuta tempestività, rinviando alla fase successiva ogni valutazione in merito alla tutela delle altre istanze, nella consapevolezza che il consolidamento di situazioni d’illegalità possa recare un grave pregiudizio ad alcuni dei principali valori di riferimento nel nostro ordinamento” .

“L’occupazione degli immobili costituisce da tempo una delle principali problematiche che affliggono i grandi centri urbani del Paese”, è la premessa della circolare che ricorda il decreto legge in materia del 2017, rilevando come “nonostante gli sforzi profusi da tutte le componenti del sistema, alla luce delle evidenze emerse, la gestione del tema dell’occupazione arbitraria degli immobili non ha compiuto significativi passi avanti, se non rispetto alle misure di natura preventiva rivolte ad evitare nuove occupazioni”.

 

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