A poche ore dal sequestro e dalla confisca di 150 milioni di beni all’editore catanese Mario Ciancio (compresi il quotidiano La Sicilia e le due emittenti televisive Antenna Sicilia e Telecolor), la redazione de I Siciliani giovani ha diffuso il seguente comunicato:

“La fine di Ciancio può e dev’essere l’inizio di un’era completamente nuova dell’informazione a Catania: non affarista, non collusa, non di bavaglio, ma onesta, antimafiosa e libera. E giovane, sull’esempio delle decine e decine di giovani giornalisti che in tutti questi anni sono cresciuti professionalmente e civilmente coi Siciliani, a Catania come a Napoli, a Napoli come a Roma.

Noi dei Siciliani siamo in grado, professionalmente e civilmente, di assumerci l’incarico di traghettare il giornale “La Sicilia” dal giornalismo di Ciancio a quello di Giuseppe Fava.

Possiamo dirlo perché: siamo quelli che combattono da trent’anni, fra sacrifici e dolori ma sempre correttamente e umanamente, contro il regime – non solo giornalistico – dei vari Ciancio; siamo quelli che hanno formato negli anni una rete estesissima di giornalisti liberi e di testate indipendenti, in tutta Italia; siamo quelli il cui livello professionale è attestato non solo dalle passate inchieste contro i vecchi padroni di Catania, ma da quelle recenti in cui abbiamo smascherato per primi, con precisione e indipendenza, gli affari dei vari Montante, Saguto e Ciancio.

Ci mettiamo pertanto a disposizione dei futuri amministratori del bene confiscato ‘La Sicilia’, e invitiamo tutti i cittadini onesti e i giornalisti amanti del loro mestiere a schierarsi con noi e a sostenere una volta ancora il lavoro dei Siciliani”.

Su questo progetto, mercoledì 26 settembre alle 10 (e non martedì 25 alle 10,30, come era stato annunciato in un primo momento dal comunicato diffuso da I Siciliani giovani), la redazione de I Siciliani giovani terrà una conferenza stampa presso Il Giardino di Scidà, via Randazzo 27, Catania.

Redazione