Mi commuovo per te oggi Biagio. Ricordo quando tutto è cominciato. In via Archirafi. Il cane Libertà. La prima intervista 25 anni fa . Il nostro libro. Il tuo affetto. La nostra amicizia. I tuoi occhi di bambino. L’odore acre del gregge. Così distante dalla chiesa dello IOR e dei salotti papalini. La pasta al pomodoro e la frittata a pranzo. E quella vecchia contessa che non si rassegnava alla povertà e a mensa tirava fuori la forchetta e il coltello d’argento dalla sua borsa. Le uniche cose che le erano rimaste…
E tu che parlavi ai migranti come Mami di Via col vento convinto che ti capissero meglio. E ogni volta che te lo dicevo stringevi gli occhi e ridevi.
E oggi Francesco è a casa tua. A casa degli ultimi. A casa dei primi. Hai avuto ragione. Contro tutto e contro tutti. E pensare che ti prendevano per matto…

Nella foto: Biagio Conte con Papa Francesco

Giacomo Pilati