Hanno subito anni di violenze, alcuni sono stati tenuti sotto terra in un magazzino, venduti due o tre volte, e in quello stato di detenzione durato per molto tempo sono nati sedici bambini tutti morti dopo 4-5 mesi. E’ quanto raccontano molti dei profughi eritrei che erano a bordo della nave Diciotti e sono ora ospitati nel centro ‘Mondo migliore’ a Rocca di Papa. In queste ore emergono dalle interviste rilasciate agli operatori sociali del centro, le storie dei migranti durante tutto il percorso che hanno fatto in questi anni prima di arrivare in Italia.

Intanto, fanno sapere da Rocca di Papa, i migranti della Diciotti “stanno bene” anche se sono “stanchi e denutriti”. E’ l’aggiornamento delle notizie sulle persone ospitate da Mondo Migliore, diffuso in una nota della Conferenza Episcopale Italiana. “Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri sera sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza. Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l’attenzione alla storia personale di questi fratelli”, spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di Diocesi è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti. “I giovani non presentano malattie”, aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo. “Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso”.

Nella foto: i migranti della nave Diciotti arrivati in pullman da Catania a Rocca di Papa dove sono stati accolti

Ansa