“Nell’istruttoria sui rendiconti 2015 e 2016 del Comune di Palermo, sulla base dei parziali ed intempestivi riscontri dell’ente, sono emerse una serie di anomalie ed incongruenze in grado, ove confermate, di compromettere la veridicità ed attendibilità del risultato di amministrazione 2015 e 2016”. Comincia così la delibera della sezione di controllo della Corte dei Conti presieduta da Maurizio Graffeo sui bilanci del Comune di Palermo 2015-2016. In 98 pagine i giudici contabili mettono in guardia l’amministrazione sulle gravi criticità emerse spulciando i dati forniti dal Comune quasi mai nei tempi dovuti e con le informazioni richieste. Sotto la lente dei giudici i debiti delle partecipate, Amat, Amap, Rap ma anche i contenziosi delle società fallite Amia e Gesip. E ancora il Fondo crediti di dubbia esigibilità, il fondo pluriennale vincolato e i residui persistenti.

Nella foto: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Ansa