Palermo è invasa dai rifiuti sopra e sotto i marciapiedi, la raccolta differenziata subisce ritardi e salti di turni la Rap (da settembre senza Cda) non riesce a garantire un minimo decoro anche per quanto riguarda la manutenzione delle strade piene di buche e avvallamenti mentre anche la segnaletica orizzontale (di competenza dell’Amat) sembra ormai scomparsa con le strisce pedonali e gli stop sull’asfalto invisibili o sbiaditi in gran parte della città.
Gli spazzini sono ormai rari e i rifiuti punteggiano anche i piccoli spazi di verde sparsi in città. A nulla sono valsi i richiami, nelle ultime settimane, di sindacati, politici, associazioni di categoria, cittadini.
I turisti che affollano la città superati i percorsi di via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, piazza Politeama e via Ruggero Settimo, appena entrano in strade e vicoli secondari (ma non troppo) del centro storico, siti di chiese e musei, s’imbattono in cestini traboccanti d’immondizia, marciapiedi sporchi, angoli pieni di sacchetti di rifiuti. E la zona residenziale della città soffre ancor di più.

A Milano l’Amsa, l’azienda che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti, ha 3300 dipendenti (2.600 impegnati nelle attività di raccolta rifiuti, pulizia e spazzamento). Amsa si occupa di 14 comuni, compreso Milano, serve oltre due milioni di persone, raccoglie 807.356 t di immondizia di cui 449.167 avviata al riciclo (la differenziata è al 55,6% e copre un’area di 302 km quadrati). Il 25% del parco automezzi è a metano. A Firenze e in altri 48 comuni opera l’Alia, la società di raccolta e gestione, che ha 1870 dipendenti. Vengono raccolte 822.937 t di rifiuti e il 60,54% è differenziata. Copre un bacino di oltre un milione e mezzo di persone. A Torino la raccolta è affidata all’Amiat: 1549 dipendenti e un bacino di 900 mila persone. La differenziata si attesta sul 42,5% su un totale di 411.251 tonnellate di rifiuti raccolti.

A Palermo Rap ha 1900 dipendenti raccoglie circa 346 mila tonnellate di rifiuti l’anno e la differenziata si attesta sul 13%. Copre una superficie di 159 km quadrati e un bacino di circa 650 mila persone. I numeri esplicativi la dicono lunga. C’è da considerare anche che a Palermo la manutenzione del verde e delle spiagge non è curata dalla Rap ma dalle squadre della Reset, quindi altri numeri di forza lavoro da aggiungere.

Immagine d’apertura: I rifiuti in una zona di Palermo (foto Corriere del Mezzogiorno)

Ansa