Un progetto per sviluppare l’autodeterminazione delle persone disabili aiutandole ad entrare in relazione con il mondo esterno e a vivere in coabitazione con altri in una casa di tipo domestico, così come accade già in altre realtà europee. Ecco allora che i ragazzi del gruppo sono stati impegnati in laboratori di cucina, di pittura, di manipolazione e in tante altre attività manuali tra cui anche la coltivazione di un orticello e la cura di un’aiuola.
Il progetto è stato presentato questa mattina, presso la Sala Consiliare “Maria Grazia Cutuli”, e si intitola “Il durante e dopo di noi”: percorsi di autonomia per l’inclusione sociale delle persone con disabilità. A fare da moderatrice all’incontro la giornalista Marinella Arcidiacono.
L’iniziativa è stata portata avanti dalla professoressa Teresa Maccarrone ed ha avuto il supporto di un gruppo informale, che porta lo stesso nome del progetto, coordinato dal pedagogista Giuseppe Grasso.
Un gruppo che lavora da circa due anni allo sviluppo di processi di autodeterminazione ed autonomia delle persone con disabilità lieve o grave.
Alla presentazione non ha fatto mancare la sua presenza il sindaco Salvatore Greco che si è complimentato con i ragazzi per il lavoro svolto.
L’assessore alla Solidarietà Sociale Maria Assunta Vecchio visibilmente emozionata dalla visione delle foto e dei video realizzati dagli stessi ragazzi disabili commenta: “Il Comune non ha fatto mancare il suo sostegno a un progetto che mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e a realizzare un percorso di inclusione sociale. Vedere con quanto entusiasmo e con quanta gioia questi ragazzi hanno partecipato al progetto mi emoziona ma nel contempo mi riempie di gioia e di soddisfazione”.
Importante in questo percorso di inclusione anche il ruolo dell’istituzione scolastica rappresentata dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo “Manzoni” di Santa Venerina, Mariangiola Garraffo: “Anche la scuola – dice – è coinvolta in questo percorso di inclusione volto a sviluppare le abilità di questi ragazzi con l’intento di renderli autonomi e capaci di autogestirsi”.
La promotrice dell’iniziativa Teresa Maccarrone: “La partecipazione a questo progetto nasce dalla mia esperienza di vita, come mamma, docente e operatrice nel sociale, ma soprattutto dalla mia voglia di rendermi utile agli altri e quindi concorrere al bene comune come cittadina attiva. Desidero trasmettere le competenze acquisite ed essere di supporto morale a quei genitori che si trovano come me ad accudire un figlio diversamente abile. Condividere con loro l’ansia, i problemi, ma nel contempo trovare soluzioni per il durante e dopo di noi. L’intento è quello di creare le condizioni affinché questi ragazzi con disabilità possano vivere da soli, autogestendosi, quando i genitori non ci saranno più”.
Nell’ambito del progetto, due gli appuntamenti imminenti: giovedì 24 maggio nella Casa del Vendemmiatore di via Trieste sarà presentato il libro condiviso da 10 autori dal titolo “Noi tutto incluso” che racconta spaccati di vera vita quotidiana vissuti da persone con disabilità; e la visita ludico-ricreativa, con colazione organizzata per lunedì 28 maggio 2018 alla fattoria didattica “Asilat” di Milo.
Il modulo di domanda e il programma della visita guidata ad Asilat possono essere scaricati dal sito internet del Comune di Santa Venerina, all’indirizzo www.comune.santavenerina.ct.it
Angelo Conti
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