Arnald è un clochard. La sua è una storia di solitudine, di disperazione ma anche di speranza. La sua storia è in fondo la storia di ognuno di noi, dell’uomo in conflitto con se stesso. Arnald è il protagonista di “Regardez”, l’opera prima in due atti, scritta e diretta da Francesco Coppa, che andrà in scena venerdì 1 giugno, alle 20, al Teatro Ambasciatori di Catania.

Una storia inedita in cui si intrecciano recitazione e danza. Attori e ballerini si alternano sul palco per rappresentare sentimenti ed emozioni contrastanti che infondono forti stati d’animo e suggeriscono particolari riflessioni.

Un lavoro teatrale che rappresenta il tentativo di un gruppo di amici di raccontare i sentimenti. “Noi abbiamo cercato – afferma l’autore e regista Francesco Coppa – di materializzare questi sentimenti, vestendoli con panni angelici e con panni diabolici. Abbiamo voluto rappresentare i due volti dell’uomo”.

“Regardez” è un’opera che possiamo definire teatro/danza. “Non abbiamo voluto definirlo un musical – spiega Coppa –. La danza e la recitazione mantengono il loro valore individuale all’interno dello stesso spettacolo ma in qualche modo riescono a fondersi. Risulta apprezzabile l’aspetto della danza che si incontra con il teatro”.

“Viviamo in una società – seguita il regista – diventata troppo pragmatica, troppo individualista, che ha dimenticato che i sogni sono uno strumento per avere speranza. L’opera porta in scena la solitudine. Si parla di solitudine, di disperazione ma c’è poi la rinascita. Il messaggio che ne viene fuori è positivo: non c’è luce senza buio; non c’è felicità senza dramma; non c’è vittoria senza sacrificio”.  E Coppa si sofferma sulla grande importanza del sogno: “I sogni – dice – sono inchiostro per  scrivere nuove avventure”.

“La presenza dei bambini – tiene a sottolineare il regista dell’opera – non ha solo un valore scenico-artistico, ma è frutto di una scelta precisa. In questo lavoro teatrale i bambini sono portatori di un messaggio di fratellanza, di Bene comune, di affetto verso tutti e non solo verso le persone con cui si hanno legami di sangue”.

La trama si snoda attraverso la storia di un uomo comune  che compie un viaggio tra i ricordi, alla scoperta degli anfratti dell’anima. Un viaggio introspettivo che comincia da un amore perduto. Durante il viaggio vi sono incontri con delle figure allegoriche: la Morte, la Tentazione, la Coscienza. L’uomo viene rappresentato in una dimensione transitoria, in un purgatorio empirico, la strada, in cui vengono sviscerati i conflitti interiori. Ma il risultato che ne viene fuori è quello di uno spettacolo per tutti, grandi e piccini, dai toni e dalle tinte forti, ma con la dose giusta di romanticismo ed ironia.

Diversi gli stili di danza che si alternano sulla scena. “Nella realizzazione di questo lavoro – afferma la coreografa Valentina Cristaldi – abbiamo messo tanto impegno ma soprattutto tanto cuore, tanta tenacia e una gran voglia di superare noi stessi”.

“Regardez” non è solo spettacolo ma anche sostegno a favore delle fasce più deboli. Parte del ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto alla Fondazione internazionale delle Suore canossiane a sostegno delle loro missioni umanitarie per le popolazioni più deboli. In particolare il contributo di “Regardez” sarà destinato alle missioni in Paraguay in cui la fondazione si sta occupando del disagio infantile. Un altro buon motivo per andare a vedere lo spettacolo.

Le coreografie dell’opera  sono, come detto, di  Valentina Cristaldi, ballerina professionista, titolare del Centro Professionale “Oltredanza” di Zafferana Etnea. “Valentina – afferma Coppa – è una straordinaria coreografa che ha creduto in me e mi ha sostenuto nella concretizzazione di un sogno e la cosa che spero rimanga in chi verrà a vederci è proprio il ricordo di un sogno”.

Il cast di attori e ballerini: Francesco Coppa, Riccardo Carrabino, Giuseppe Adornetto, Alessia Battaglia,  Martina Caruso, Giovanna Cutrona,  Daniela Giuffrida, Anna Maria Grasso, Ilenia Mammino, Simona Marano, Erika Russo, Marta Sapienza e Giulia Tomarchio.

Significativo anche il contributo delle piccole allieve del Centro Professionale “Oltredanza”: Emma Ardizzone, Aurora Bulla, Rachele Consoli, Sara Cucinotta, Myriam D’Agata, Chiara Leonardi, Giorgia Messina, Bruna Nicotra, Alessia Pappalardo, Anna Puglisi, Isabella Spanò e Martina Spina.

Rosalba Mazza