Sottrarre all’oblio le storie di uomini e donne uccisi perchè facevano il loro dovere: è il senso della mostra “Gli invisibili, ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza” di Lavinia Caminiti e che sarà esposta in 40 pannelli all’interno del Palazzo di giustizia di Palermo in occasione della “Notte bianca della legalità”. La manifestazione, promossa e realizzata dall’Associazione Nazionale Magistrati e dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, si svolgerà sabato 5 maggio in contemporanea nei palazzi di giustizia di quattro città italiane: Roma, Napoli, Genova e Palermo, a partire dalle 15. Dal casolare dove fu massacrato Peppino Impastato alle pagine storiche dei quotidiani dopo le stragi: la mostra itinerante “Gli invisibili” che ha fatto tappa a Firenze, Milano, Roma e in diverse città della Sicilia, prosegue un progetto avviato da Lavinia Caminiti nel 2013, per “documentare quale memoria la Sicilia conservi dei delitti di Cosa Nostra – spiega l’autrice – fotografando e riprendendo in momenti di normale quotidianità luoghi di fatti efferati e mettendoli a confronto con documenti prodotti subito dopo il delitto”.
Nel corso della manifestazione più di 30 esperti e 10 laboratori saranno a disposizione di 300 studenti “Portatori sani di legalità” che avranno la possibilità di confrontarsi con magistrati, esperti delle forze dell’ordine, avvocati e giovani tirocinanti sui temi del contrasto alla criminalità e lotta alla corruzione, cyberbullismo e immigrazione.
“La Notte bianca della legalità è un’opportunità per mostrare ai ragazzi che la legalità non è un ideale che appartiene solo ad alcune categorie – spiega Giovanna Nozzetti, presidente della sezione distrettuale dell’Anm di Palermo – ma un obiettivo concreto a cui ciascuno può contribuire. A Palermo alcuni studenti avranno inoltre la possibilità di visitare il museo Falcone e Borsellino al piano ammezzato del Palazzo di giustizia, un luogo della memoria viva curato dall’Anm Palermo con la collaborazione di Giovanni Paparcuri”.

Ansa