L’associazione Antimafia e Legalità di Belpasso prende posizione sul caso Montante e lo fa attraverso un comunicato col quale “si schiera al fianco dei magistrati di Caltanissetta affinché facciano pulizia ed accertino la verità in tutte le sue variegate sfaccettature”, imprenditoriali e politiche, che stanno emergendo dall’indagine dei Pm nisseni.

Renato Schifani, ex presidente del Senato. Sopra: Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia

“L’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione – recita il comunicato – e la conseguente inchiesta che la magistratura di Caltanissetta sta portando avanti su oltre venticinque persone legate a vario titolo all’imprenditore, sta facendo emergere un grumo di interessi e di illegalità davvero preoccupante poiché ad essere lambito è il livello politico identificabile, a parere dei magistrati, nell’ex presidente del Senato Renato Schifani e nell’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta, oltre all’ex vice questore di Caltanissetta e ad altri rappresentanti istituzionali”.

L’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta

Antimafia e Legalità definisce “inquietante” il “sistema dei presunti affari illeciti messo su da Montante, nel quale è compreso perfino lo spionaggio e il ricatto”.

“Ma ancor più inquietante – seguita la nota – è il fatto che l’ex presidente degli industriali siciliani, mentre portava avanti i suoi affari illeciti – definiti tali dai Pm nisseni – veniva osannato come una sorta di ‘paladino della legalità’ anche da certi ambienti dell’antimafia siciliana”.

“L’indagine di Caltanissetta – secondo il sodalizio presieduto dall’imprenditore Salvatore Fiore che con le sue denunce ha fatto arrestare 27 soggetti legati al clan dell’estorsione e dell’usura – sta svelando un mondo sommerso costituito da associazioni e persone che del contrasto alle varie mafie, all’usura e all’estorsione, hanno fatto opportunità di guadagno presentandosi ora come vittime, ora come volontari che girano per le scuole, partecipano a convegni, vengono insigniti di benemerenze, e ricevono onori e applausi”.

L’inchiesta invece, scrive Antimafia e Legalità, “sta accertando che Montante e i suoi sodali fanno parte di quella presunta antimafia para-istituzionale alla esclusiva ricerca di onori, prebende e palcoscenico”.

Da questo mondo l’associazione di Belpasso – nata due anni fa per denunciare i vari fenomeni di illegalità – “prende decisamente le distanze”.

Barbara Contrafatto