Quali sono – a nostro avviso – i punti negativi di questi cinque anni di sindacatura Caputo?

L’uso di facebook. Caputo è persona sveglia, volenterosa, furba e politicamente ambiziosa. Peccato che quest’ultimo tratto caratteriale lo porti ad assumere atteggiamenti rancorosi e vendicativi verso chi non la pensa come lui. Se l’utilizzo dei social può essere un mezzo adeguato per veicolare le informazioni che riguardano il lavoro svolto da una Amministrazione comunale – come abbiamo scritto nella prima puntata – rischia di diventare devastante se usato per demonizzare il “nemico”. Forte della sua posizione e consapevole del fatto che parte dei cittadini è affascinata dal potere, ha cercato – in concorso con altri – di screditare chi non gli è andato a genio per ridurlo al silenzio. Non gli è andata bene, pazienza.

La mobilitazione degli scout e delle associazioni per chiedere l’istituzione del Parco delle Torrette

Il Parco delle Torrette. Fin dall’inizio della sindacatura, il primo cittadino ha promesso l’istituzione di questo polmone verde in uno dei posti più belli e incontaminati di Belpasso: contrada Gattaino, luogo di testimonianze della civiltà contadina, di colate laviche del periodo preistorico, di sentieri suggestivi allestiti dal Club alpino italiano. Peccato che si tratta di un sogno irrealizzabile. Almeno sui terreni indicati da lui con pennarello rosso su cartoncino bianco. Intanto perché il vecchio Piano regolatore ha previsto la zona d’espansione proprio in quelle aree, poi perché il nuovo Prg (promesso dal sindaco) si trova ancora in alto mare, e poi perché non è stato spiegato con quali soldi si dovrebbe procedere agli espropri. Peccato davvero. Soprattutto se si pensa che in una porzione di quella superficie è stato approvato un Piano di lottizzazione, di cui il sindaco – mentre era impegnato a sbandierare la futura realizzazione del parco – ha tenuto all’oscuro i cittadini.

Il Piano regolatore generale (Prg). Come scritto più volte, lo strumento urbanistico scaduto nel 2002 necessita dell’indispensabile revisione imposta dalla legge. Ad ovviare a questo inconveniente ignorato per dieci anni dall’Amministrazione Papale (e dallo stesso Caputo che ne faceva parte) è stato il commissario regionale Angelo Sajeva subentrato a Papale quando questi (2012) decise di dimettersi anzitempo per candidarsi alle regionali. Constatata l’inadeguatezza dei mezzi dell’Ufficio tecnico comunale, Sajeva istituì un bando al quale parteciparono i migliori urbanisti d’Italia. L’ex commissario conosceva bene la legge, secondo la quale gli strumenti urbanistici devono essere realizzati sì dagli Uffici tecnici comunali, ma a condizione che gli stessi dispongano di mezzi adeguati. In caso contrario bisogna fare un bando. Così avvenne. Ad aggiudicarsi la progettazione fu lo studio dell’architetto Leonardo Urbani di Palermo, uno dei migliori d’Italia. Quando Caputo venne eletto revocò immediatamente Urbani – che per legge avrebbe dovuto consegnare il Piano entro quattro mesi – e lo affidò all’Ufficio tecnico. Il sindaco giustifica questa scelta dicendo di avere rispettato la legge e ripetendo come un mantra due paroline inglesi, spending review (gestione oculata del denaro pubblico), ovvero: ho risparmiato i 200mila Euro di parcella destinati a Urbani. Ovviamente per il bene della città. Certo.

La piazza del quartiere di Borrello con la Chiesa dedicata a Maria Santissima della Guardia

Il parcheggio d’oro. Ad un Urbani che viene cacciato, c’è un parcheggio da realizzare urgentemente. Dove? Nel quartiere di Borrello, zona Nord del paese. Chiamarlo parcheggio, forse, è una forzatura. Diciamo un piccolo slargo destinato a una ventina di macchine e – data l’ubicazione  impervia – a nessun pullman, con un notevole intasamento del traffico e dei danni alle case limitrofe. Ma siccome l’opera s’ha da fare, non importa che costi oltre un milione di Euro, alla faccia della tanto decantata spending review. Questo non lo dice L’Informazione, ma una persona mite come il parroco di Borrello, che ha fatto svolgere uno studio ad hoc a persone esperte. In quel posto c’è la presenza di roccia lavica e quindi è necessario sbancare. E pure tanto. E pazienza se per il solo sbancamento, di Euro ne occorrano circa 300mila. Per il bene del paese questo e altro. A quel punto il prete si oppone. E anche gli scout. Perché – chiedono all’unisono – il parcheggio non si realizza una ventina di metri più sotto, la cui ubicazione è pure prevista dal Piano regolatore? Non c’è roccia lavica, il terreno è pianeggiante e non ci sarebbero ripercussioni per gli edifici vicini. Dopo attenta meditazione viene deciso: niente parcheggio, facciamo una piazza. Ovviamente con gli stessi soldi e nello stesso terreno. E il parcheggio? Chi l’ha detto che era urgente?

La farmacia comunale. Un anno fa L’Informazione ha spiegato – con carte alla mano – come e perché il sindaco Caputo, il vice sindaco Giuseppe Zitelli, oggi deputato regionale di Diventerà bellissima, e la Giunta avevano perso l’occasione storica di aprire una farmacia comunale – autorizzata dalla Regione nel 2009 – che avrebbe portato circa 400mila Euro l’anno nelle casse comunali (anche in questo caso alla faccia della tanto decantata spending review). Su questo argomento il primo cittadino – sempre loquace su fb – non ha ritenuto di rispondere alle diverse domande che gli abbiamo rivolto. La perdita della struttura ha avvantaggiato oggettivamente i privati. La spiegazione del primo cittadino è talmente contraddittoria che neanche i suoi fedelissimi ci credono. Non si spiegherebbe il motivo per il quale il presidente del Consiglio comunale Salvo Licandri, il deputato Giuseppe Zitelli e il consigliere Daniele Motta – attuale candidato sindaco del centrodestra “caputiano” – hanno declinato l’invito per un’intervista del nostro giornale.  Addirittura Motta ha risposto: “Non mi interessa fare un’intervista su questo argomento”.

Luciano Mirone

2^ puntata. Continua