Due aerei militari Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati oggi dalla base di Sigonella, in Sicilia, alla volta dei cieli siriani. Questo avviene mentre sale la tensione tra Washington e Mosca, dopo il presunto attacco chimico a Douma attribuito alle forze del regime. Al monito della Russia, che ha avvertito che distruggerà ogni eventuale missile sparato dagli Stati Uniti contro obiettivi in Siria, Donald Trump ha risposto con un tweet inequivocabile: “La Russia afferma che abbatterà ogni missile che sarà sparato contro la Siria. Preparati Russia, perché arriveranno, belli nuovi e ‘intelligenti'”.
“Non dovreste essere alleati con l’animale che uccide con il gas”, ha aggiunto il presidente americano condannando ancora i russi per la loro vicinanza a Bashar al-Assad “che uccide il proprio popolo e se ne rallegra”.
In risposta a Trump la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha scritto che “missili intelligenti devono colpire i terroristi e non un governo legittimo che per anni è stato impegnato a combattere il terrorismo internazionale sul proprio territorio”.
CORSA AGLI ARMAMENTI – In un altro tweet Trump ha sottolineato che il rapporto degli Usa con la Russia “non è mai stato così negativo, questo comprende anche la Guerra Fredda. E non c’è motivo per cui questo accada. La Russia ha bisogno di noi per la sua economia, qualcosa che sarebbe facile da ottenere, e noi abbiamo bisogno che tutte le nazioni collaborino. Stop alla corsa agli armamenti?”.
Quest’ultima frase ha suscitato la reazione ironica di Mosca. “Grande idea! C’è la proposta di cominciare con la distruzione di armi chimiche. Quelle americane!”, ha scritto su Facebook la portavoce Zakharova.
La Russia si è schierata ancora una volta contro l’uso disinvolto di Twitter da parte del presidente americano come strumento diplomatico. “Noi non partecipiamo alla diplomazia su Twitter – ha scandito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un riferimento ai ‘cinguettii’ di Trump nei quali avverte Mosca di prepararsi al lancio di missili in Siria – Noi abbiamo un approccio serio”. “Noi crediamo anzitutto – ha aggiunto, citato dalla Tass – che sia importante non fare passi che potrebbero danneggiare questa situazione fragile”.
ATTACCO DOUMA – L’intelligence americana, in raccordo con quelle di altri Paesi, sta ancora valutando le informazioni sull’attacco chimico di Douma attribuito al regime di Damasco, ma il Pentagono è “pronto” a fornire al presidente Trump le opzioni per un eventuale raid in Siria. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Jim Mattis, parlando con i giornalisti. “Stiamo ancora valutando le informazioni di intelligence, noi e i nostri alleati, stiamo ancora lavorando su questo”, ha precisato, salvo poi sottolineare che “siamo pronti a fornire le opzioni militari, se appropriate, come deciso dal presidente”.
Secondo il generale russo Viktor Poznikhir, numero due del dipartimento operativo dello Stato maggiore di Mosca, ci sarebbero i caschi bianchi, organizzazione di volontari vicini ai ribelli, dietro l’attacco a Douma. “I caschi bianchi – ha denunciato – hanno ancora una volta messo in scena davanti alle telecamere un attacco chimico contro i civili nella città di Douma”.
Da domani la Russia dispiegherà nella città la polizia militare, “per assicurare la sicurezza, mantenere il rispetto della legge e l’ordine, organizzare assistenza alla popolazione locale” ha reso noto il generale Viktor Poznikhir, citato dalla Tass.
JET USA PARTITI DA SIGONELLA – Intanto si registra un’intensa attività di pattugliamento in prossimità dei cieli siriani da parte delle forze Usa e della Nato. A riferire che due aerei militari Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati oggi dalla base di Sigonella, in Sicilia, è stato l’account Twitter ItaMilRadar.
Il primo, per pattugliare l’area al largo del porto siriano di Latakia, nei cui pressi si trova una base militare russa, il secondo per svolgere attività di pattugliamento verso est. Un Boeing E-3 della Nato ha invece svolto attività di pattugliamento nei pressi del confine tra Turchia e Siria.
Eurocontrol ha rilanciato l’allerta della European Aviation Safety Agency. Il monito è a fare attenzione al traffico aereo nel Mediterraneo orientale e nell’area di Nicosia “a causa del possibile avvio di raid in Siria con missili aria terra e con missili cruise nelle prossime 72 ore”.
Le forze del regime di Bashar al-Assad e quelle alleate stanno lasciando i principali aeroporti e basi militari della Siria temendo un possibile attacco da parte degli Stati Uniti, fanno sapere gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.
GENTILONI: SCOMMETTERE SULLA PACE – “La tragedia della Siria, da 7 anni, sembra non finire mai. Dobbiamo dire molto chiaramente che l’uso di armi di chimiche da parte di Assad non può essere tollerato, le immagini di bambini intossicati non possono lasciarci indifferenti”. Lo ha detto Paolo Gentiloni parlando all’incontro Cuamm ‘Emergenza Sud Sudan’.
“E dobbiamo dire che se dobbiamo immaginare una soluzione stabile e duratura della crisi siriana, oltre a rispondere a dei crimini, dobbiamo innanzitutto lavorare per la pace, dare spazio alle Nazioni Unite e ai tavoli negoziali. Dobbiamo scommette sulla pace”, ha aggiunto il premier.
SALVINI: ITALIA DICA NO A INTERVENTO MILITARE – Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto “al presidente Gentiloni una presa di posizione netta dell’Italia contro ogni ulteriore e disastroso intervento militare in Siria. Non vorrei che motivi economici, esigenze di potere o il presunto utilizzo mai provato di armi chimiche mai trovate in passato, scatenassero un conflitto che può diventare pericolosissimo”.
“Non è normale secondo me, e lo dico da uno che è stato contento per la sua elezione, che il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, twitti come se nulla fosse ‘arrivano i missili'” dice Salvini in diretta Facebook. “I missili – aggiunge – raramente sono intelligenti e raramente hanno risolto i problemi”. E quindi, “caro Trump, cara Unione europea, caro governo italiano pur sfiduciato: fermatevi. Non siamo complici di altro sangue. Si ragiona col dialogo, non con le sanzioni”.
“Questi missili partono perché? Perché pare, si dice, si narra che siano state usate armi chimiche. Ma ve le ricordate le armi chimiche di Saddam? Sicuramente ci sono depositi di armi chimiche. Risultato: zero. Palle, menzogne, fake news. Non sentite puzza di guerra nascosta sotto le fake news?” chiede il leader del Carroccio.
DI MAIO: TROVARE SOLUZIONE ALTERNATIVA A BOMBARDAMENTI – “Proprio perché siamo alleati degli Usa si deve consigliare i nostri alleati in un’ottica di pace” e in tal senso “avviare le nostre diplomazie”, perché “bisogna trovare una soluzione che non preveda bombardamenti”. Così Luigi Di Maio, parlando della questione Siria a Porta a Porta. E a chi smentisce l’uso di gas da parte di Assad, il leader M5S risponde: “Chi dice che sono fake news o è già stato in Siria o sta speculando”.
Immagine d’apertura. Aerei posizionati sulla pista della base Nato di Sigonella
Adnkronos
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