“Assumo l’impegno di assicurare dei locali idonei all’orchestra di bambini ‘Falcone Borsellino’ perché possa proseguire nel migliore dei modi la sua attività anche nei prossimi anni”. Parola di Pippo Ferrante, sindaco di Adrano. Il quale, anche se fra due mesi non sarà il primo cittadino (il secondo mandato scade a giugno), promette di “creare le condizioni affinché i bambini di Adrano possano continuare a fare musica all’interno di questa orchestra che toglie dalla strada centinaia di bambini a rischio”.

L’orchestra Falcone Borsellino mentre prova nei locali di Adrano

Questo non è un impegno come tutti gli altri. È un impegno particolare, perché particolare è questa storia e particolare è l’orchestra di cui parliamo: la “Falcone Borsellino” è una formazione musicale (nata all’interno della fondazione “La città invisibile” di Catania, fondata da Alfia Milazzo, che ha ospitato personalità come il pm Antonino di Matteo, il procuratore Zuccaro, il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, donne straordinarie come Angela Manca, Augusta Agostino, Anna Galatolo)  che ha lo scopo di coinvolgere nell’attività musicale (e non solo) i minori di Catania dei quartieri a rischio come San Cristoforo, San Berillo, Librino, e della provincia (fra cui Adrano, città complessa e difficile).

Nei giorni scorsi i sessanta bambini di Adrano dovevano provare i brani musicali per il prossimo concerto antimafia, dato la “Falcone Borsellino” è sempre presente a Capaci, in via D’Amelio, in via Giuseppe Fava (per fare qualche esempio).

Ma hanno trovato le aule dell’Istituto comprensivo “Canonico Vincenzo Bascetta” – che li ospita da quattro anni, previa convenzione di 350 Euro – sbarrate.

Qualcuno, alcune ore prima, aveva apposto gli occhielli nelle porte e predisposto i lucchetti. Erano rimaste solo due stanzette aperte e un bagno da riservare indistintamente a maschietti e femminucce.

Strano, perché solitamente l’attività si svolge nelle diverse aule ubicate al primo piano, dove i maestri venezuelani (fra gli altri ricordiamo Samais Botello, ormai di casa a Catania) e qualche docente scolastico di Adrano (Giovanni Ruggeri, che presta la sua preziosa collaborazione esterna) impartiscono lezioni di solfeggio, di violoncello, di violino, di chitarra classica, mentre nelle altre classi “La città invisibile” fa teatro, legalità, letteratura e un sacco di altre cose. Un’attività impegnativa che, come si vede, necessita di spazi adeguati.

Quel giorno i bambini sono tornati a casa un po’ tristi. Dopo un po’ è scoppiata la polemica sui Social. Perché quelle aule chiuse senza preavviso? Perché questa mancanza di rispetto nei confronti di un’attività di volontariato? Il video con i lucchetti chiusi è stato visionato da un sacco di gente. Su facebook è intervenuto il presidente del Consiglio d’istituto e poi (in un’intervista sul giornale “I Vespri”) il dirigente scolastico: entrambi, con garbo, hanno detto di non conoscere la storia delle aule chiuse, ma di essere comunque disponibili ad iniziative del genere, anche se il preside a un certo punto è andato decisamente sopra le righe dicendo che qualche ragazzo “piscia” fuori dal water, ma prendiamola pure per una frase estemporanea.

Una delle aule chiuse improvvisamente senza preavviso per l’orchestra Falcone Borsellino

Un particolare che non sappiamo se sia fondato o meno (i responsabili de “La città invisibile” smentiscono), ma a prescindere da questo ci chiediamo se la presunta pipì fatta fuori dalla tazza costituisca una buona ragione per giustificare o comunque motivare una improvvisa chiusura dei locali riservati a sessanta ragazzini, di cui sarebbe carino che saltasse fuori il responsabile.

Fino a qualche tempo fa Adrano, con Paternò e Biancavilla, divideva la triste nomea di “triangolo della morte” per l’altissimo numero di omicidi mafiosi commessi in quel territorio. Oggi – con molti affiliati finiti in galera – il fenomeno della mafia c’è sempre – soprattutto per quanto concerne i rapporti con certa politica – ma non presenta la gravità di un tempo. A parte questo, comunque, il comune è alle prese con fenomeni negativi non facilmente contenibili: la dispersione scolastica, il bullismo, le problematiche giovanili, il degrado, l’indigenza di molte famiglie. Fermo restando che l’educazione va sempre messa al primo posto e che i presunti “maleducati” vadano messi in castigo, ci si chiede: in un contesto del genere ci si scandalizza se un bambino la fa fuori dal water (sempre se è vero) e non si considera l’attività di un’orchestra che, attraverso l’arte, la cultura e la legalità, cerca di coinvolgere dei minori che potrebbero prendere delle strade pericolose?

Giriamo la domanda al sindaco, il quale usa toni pacati e prende un impegno importante.

“Conosco molto bene l’attività de ‘La città invisibile’ e dell’orchestra ‘Falcone Borsellino’, che ha rappresentato il territorio in momenti importanti di legalità (sia a Palermo, sia a Catania, sia in altri luoghi sensibili). La vicenda l’ho appresa direttamente dai Social ed è stata mia premura informarmi per saperne di più. Va chiarito però che la decisione di mettere a disposizione i locali della scuola non compete all’Amministrazione comunale, ma al Consiglio d’istituto insieme ai dirigenti scolastici. So che l’istituto comprensivo “Canonico Vincenzo Bascetta” aveva dato questa disponibilità, quindi il piacere di ospitare l’orchestra c’è sempre stato. Ho avuto la sensazione che tra le due parti ci sia stata qualche incomprensione. Per quanto  mi riguarda, non ho esitato a mandare una lettera al dirigente chiedendo spiegazioni della chiusura delle aule”.

Pippo Ferrante, sindaco di Adrano

Cosa le ha risposto il dirigente?

“Che non c’era alcuna intenzione di chiudere le aule e quindi di non dare la possibilità alla ‘Falcone Borsellino’ di svolgere l’attività che ha sempre svolto. Alla base, ha detto, c’è stata una incomprensione. In ogni caso ha assicurato che avrebbe garantito l’uso dei locali per tutto l’anno”.

Secondo lei di che tipo di incomprensione si tratta?

“Ho parlato con entrambe le parti. Una dice che l’associazione ha avuto poco riguardo dei locali, l’altra smentisce categoricamente rispondendo che probabilmente qualcuno non gradiva la presenza dell’orchestra. Sono dinamiche che si ripetono spesso nelle scuole, le quali spesso mettono a disposizione i propri locali per le associazioni che operano nel territorio. Queste controversie sono la ‘normalità’. Se si tratta di questo, penso che sarà un problema risolvibile”.

Alla fine dell’anno scade la convenzione fra l’orchestra e la scuola. Lei può fare qualcosa per rinnovarla?

“Cercheremo di trovare le soluzioni affinché la scuola svolga questo compito anche nei prossimi anni”.

Quindi lei sta prendendo un impegno, anche se fra due mesi scade il suo mandato di sindaco?

“Sì. In questi sessanta giorni creerò le condizioni affinché l’orchestra Falcone Borsellino prosegua la sua attività in questo istituto o in un locale alternativo”.

Un locale idoneo?

“Sì. Ma mi auguro che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi con un chiarimento fra le parti, anche perché i lucchetti sono stati riaperti e l’orchestra sta svolgendo regolarmente la sua attività”.

Quindi il problema riguarda il futuro.

“Certo. A fine anno bisogna rinnovare questa convenzione. Ho chiesto al dirigente scolastico un incontro per vedere quali sono le intenzioni del Consiglio d’istituto. Mi auguro che si possa proseguire in quella scuola. Se ci sono difficoltà mi adopererò per trovare altre soluzioni”.

Luciano Mirone