Sono passati 5 anni di silenzio sulle sorti della stentata revisione in atto del PRG e non vi è stato alcun segnale noto da parte di organismi politici di governo e di opposizione. Inizialmente vi sono state iniziative collettive con affollate partecipazioni e interventi di facenti parte della componente politica, della così detta società civile, di organismi professionali, per altro sollecitati dal sindaco che però è rimasto deluso dell’inconsistenza degli interventi.
Ora con questa intervista al prof. Maurizio Spina, docente di pianificazione territoriale presso l’Università di Catania (Russo di riferisce all’articolo di ieri pubblicato da questo giornale, ndr.), si è palesato, opportunamente, un risveglio sull’argomento in oggetto.
Il prof Spina, con elegante e prestigiosa professionalità, dà la possibilità di approfondire l’argomento ed evidenziare i concetti basilari sulla redazione di PRG privilegiando l’interesse collettivo.
Anzitutto dice che il concetto di “qualità urbana” in un PRG non può prescindere dalla buona configurazione e chiusura del centro storico ed anche della buona dislocazione delle zone a verde.
Ma quello che maggiormente dovrebbe dovrebbe spingere ad abbandonare questa sonnolenza ed apatia nella cittadinanza, sono le lodevoli parole che il prof. Spina spende per questo paese, in queste espressioni: “Belpasso, luogo di assoluto interesse per uno sviluppo evolutivo e culturale con una propria identità di paese e facente parte dell’area metropolitana”.
Facciamo in modo da imprimere una operosità in sinergia tra le componenti cittadine associative, professionali, politiche senza dimenticare di coinvolgere le opportune presenze di ben deputati regionali. ma non per chiedere loro favori o privilegi.
Non lasciamo l’alibi alla politica di essere lasciata sola, anche perché le malefatte le paghiamo tutti.

Gianni Russo