L’associazione “Antimafia e Legalita'” si congratula con la Procura della Repubblica e con la DIA di Catania per aver fatto luce su l’ennesimo grave episodio di corruzione che coinvolge pubblici funzionari e imprenditori. In attesa che il processo stabilisca le varie responsabilità penali, non si può tacere su quelle politiche.
Alcune domande esigono risposta.
– Chi ha nominato ai livelli più elevati dell’amministrazione i funzionari coinvolti nell’inchiesta?
– Vi erano i controlli interni e, in caso affermativo, come mai non hanno funzionato?
– Su un appalto cosi’ importante qual è stato il ruolo del Sindaco e dell’Assessore alla Ecologia?
Sono domande che non possono essere eluse.
In un Paese normale e in una città normale i vertici politico-amministrativi dovrebbero trarre le doverose conclusioni: dimettersi.
Ma sappiamo che ciò non avverrà’.
Per quanto riguarda la nostra Associazione valuteremo se vi saranno le condizioni per chiedere di essere ammessi alla costituzione di parte civile nel futuro processo.
Con amarezza rileviamo che, ancora una volta, il controllo di legalità è affidato alla Magistratura.
La politica non ne e’ capace.
Immagine d’apertura: il municipio di Catania
L’associazione Antimafia e Legalità
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