Sara una coincidenza, ma nelle stesse ore in cui Berlusconi rompe con la Lega per il voto che quest’ultima ha espresso alla forzista Anna Maria Bernini come presidente del Senato al posto di Paolo Romani, candidato dell’ex cavaliere come espressione dell’intera coalizione a Palazzo Madama, in Sicilia il leader isolano del M5S, Giancarlo Cancelleri “apre” il dialogo con il governatore Nello Musumeci, ipotesi che fino a poco tempo fa molti ritenevano impensabile. E questo è un fatto.

Altro fatto. Poco tempo prima delle elezioni siciliane di novembre, qualche organo di informazione ha parlato di un patto segreto Musumeci-Salvini per far fuori la componente di Forza Italia dal centrodestra. Non sappiamo se questa notizia abbia fondamento, fatto sta che nei giorni scorsi il governatore dell’Isola ha chiesto ufficialmente all’Assemblea regionale siciliana – segnatamente al suo presidente Gianfranco Miccichè – l’abolizione del voto segreto d’Aula e l’istituzione del voto palese. Il motivo è presto detto: il Parlamento regionale – da quando si è insediato – non è riuscito ad approvare una sola legge, segno che i franchi tiratori paralizzano l’attività della maggioranza creando non pochi grattacapi al governatore.

Chi avrebbe mai immaginato fino a qualche mese fa, quando Renzi e Berlusconi erano pronti per le “larghe intese”, che a Roma, oggi, Lega e Movimento 5 Stelle avrebbero “discusso” sui presidenti delle Camere, mettendo il Pd e Forza Italia ai margini della trattativa? E chi avrebbe mai immaginato che alla Regione siciliana si sarebbero aperti scenari inediti fra una parte del centrodestra – quello di Musumeci, con la presenza invisibile del suo Salvini-Meloni che alla fine della scorsa estate ne hanno imposto la candidatura a Berlusconi – e i pentastellati?

Intendiamoci: domani tutto potrebbe tornare come prima, ma intanto si fanno esperimenti che potrebbero preludere a situazioni inconsuete. Berlusconi ha detto che il voto per la Bernini è il segnale dell’accordo sotterraneo fra M5S e Lega. Non sappiamo cosa pensa di quello che sta succedendo in Sicilia. E di solito quello che succede in Sicilia è anticipa quello che accadrà nel resto d’Italia, Roma compresa.

Immagine d’apertura: il murales apparso oggi a Roma

Luciano Mirone