“Se viene negato” il diritto alla salute, “bisogna vergognarsi di essere italiani. Ci stupiamo di Turchia e Venezuela, ma evidentemente non sappiano guardare in casa nostra”: così Miranda Ratti, moglie di Marcello Dell’Utri, intervistata da Tgcom24. Dopo il no alla scarcerazione del marito, la donna parla di “accanimento”, contro il quale “non c’è nulla da fare”, ribadendo che la richiesta di sospensione della pena era stata fatta solo perché il marito, detenuto a Rebibbia, potesse curarsi “in una struttura adeguata, polifunzionale e ben strutturata”. “Sembra inutile dire – aggiunge – che nella magistratura non ho nessuna fiducia perché anche quest’ultima istanza dimostra un accanimento, e contro l’accanimento, se uno è prevenuto, non c’è nulla da fare. E’ una sentenza assurda che va a nuocere non solo alla salute di mio marito e alla nostra famiglia, ma allo Stato di diritto, perché i principi della Costituzione non vengono assolutamente rispettati”.
Immagine d’apertura: Miranda Ratti, moglie di Marcello Dell’Utri
Ansa
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