Svaligiavano le ville di Zafferana Etnea, Mascalucia, San Giovanni la Punta e Nicolosi (Catania) utilizzando autovetture sempre diverse per camuffare la loro attività, ma le indagini dei carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno smascherato il piano e – in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta del Pm titolare delle indagini – e hanno portato all’arresto di Davide e Giovanni Leanza, rispettivamente padre e figlio di 42 e 24 anni, e Antonino Pino, 28 anni, con l’accusa di furto aggravato e furto in abitazione in concorso.

Il periodo focalizzato dagli inquirenti riguarda l’arco di tempo che va da gennaio a febbraio 2017. I tre noleggiavano le macchine nel capoluogo etneo attraverso una loro parente, raggiungevano gli obiettivi e con il volto travisato da passamontagna irrompevano nelle proprietà utilizzando particolare violenza e ignorando anche i sistemi antifurto.

Grazie alla prima denuncia presentata da una delle vittime è iniziata l’attività di indagine traendo spunto da un numero di targa annotato da un testimone. Accertato che tutte le auto noleggiate avevano come comune denominatore la donna legata da parentela con gli arrestati – tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio – i militari hanno cominciato ad approfondirne gli spostamenti e le frequentazioni, utilizzando anche i GPS  montati sulle autovetture noleggiate, che puntualmente posizionavano i mezzi nei pressi degli obiettivi presi di mira dai criminali.

Gli elementi raccolti, supportati anche da numerose testimonianze rese dalle vittime e da semplici automobilisti che avevano incrociato i malviventi a viso scoperto, hanno convinto il Gip ad emettere il provvedimento restrittivo.

Nell’immagine d’apertura: la Tenenza dei carabinieri di Mascalucia

Barbara Contrafatto