“Serve un grande piano per il sud, soprattutto per le infrastrutture. Sono stato in Sicilia e ho trovato un disastro, è una regione in agonia. Ci vuole un piano Marshall apposta per la Sicilia. Il ponte sullo Stretto è la prima cosa da fare. Fosse per noi l’aveva già fatto. Quando è arrivata la sinistra al Governo, con il ministro Di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo fatto gli appalti”. E’ quanto ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista registrata sabato sera a Telelombardia che la manderà in onda stamani.

Non si sono fatte attendere le risposte delle opposizioni. Alessandro Di Battista (M5S) dice: «Si può dire tutto di Berlusconi, ma non che sia stupido. Se parla ancora di ponte sullo stretto è per una ragione precisa: lancia un messaggio alle mafie». Il Cavaliere, secondo il leader pentastellato, «si rivolge a Cosa Nostra, quella stessa Cosa Nostra che per anni ha pagato grazie all’intermediazione di Dell’Utri». Il 9 febbraio, annuncia, «farò un comizio ad Arcore. Mi piacerebbe proiettare alcuni pezzi della sentenza di condanna di Dell’Utri proprio sulle pareti di casa sua». «Non so se tecnicamente sarà possibile ma ho già in mente un’alternativa. Vi chiedo di venire ad Arcore, invadiamola pacificamente, e soprattutto portate tante persone» è l’invito del deputato uscente che conclude: «Spezziamo insieme finalmente questo terribile incantesimo che dura da 25 anni».

Dichiara il deputato di Liberi e Uguali, Erasmo Palazzotto: “Tornano le elezioni e torna la passione della classe dirigente di questo Paese, da Berlusconi a Renzi, per il Ponte sullo Stretto. Vorrei ricordare a Berlusconi, l’ultimo in ordine di tempo che ha rispolverato il Ponte sullo Stretto, che quell’opera mai iniziata è già costata ai contribuenti italiani quasi un miliardo di euro”. “Il tutto – prosegue Palazzotto – senza nemmeno la posa di una pietra. Il Ponte è un’opera pubblica buona solo per le clientele e per gli affari delle mafie e assolutamente inutile per lo sviluppo del paese. In Sicilia grazie alle politiche fallimentari del Centrodestra e del PD in questo momento siamo in piena crisi idrica, è iniziato anche il razionamento dell’acqua e questi signori hanno il coraggio di parlare di Ponte sullo Stretto. Si parta dai problemi che ci sono senza pensare a opere faraoniche inutili”.

“Oggi Di Battista ha detto la più grande delle sciocchezze. Ma cosa crede Di Battista, che la mafia possa pilotare il progetto di un’opera così grande che coinvolgerà le istituzioni italiane ed europee?”. Così il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, replicando alle dichiarazioni di Alessandro Di Battista.
“La mafia è interessata a tutti gli appalti che può pilotare – continua Miccichè -, ma di certo non è in grado di pilotare un progetto come quello del Ponte sullo Stretto: un’opera importantissima che avrebbe l’attenzione di tutti i media internazionali. Il Ponte sullo Stretto è un progetto fondamentale per il Paese e rappresenta il primo step di quel Piano Marshall per la Sicilia fortemente voluto da Silvio Berlusconi!”.
Per il leader siciliano di Forza Italia “quella di Di Battista è solo becera dietrologia per attaccare un progetto da cui trarrebbe giovamento l’Italia intera. E’ la solita incompetenza dei grillini… mamma mia – conclude Miccichè -, che pericolo che correremmo con questi qui, per fortuna non possono vincere perché vinceremo noi”. (ANSA).

Angelo Conti