Avevano messo le mani anche sui lavori per la realizzazione della fibra ottica nella città di Catania attraverso il monopolio delle forniture di cemento, di qualità scadente e fornito a condizioni deteriori rispetto a quelle praticate sul libero mercato.

Antonio Tomaselli

Per questo i Ros dei carabinieri del Comando provinciale di Catania  – grazie ad approfondite indagini corroborate dalle dichiarazioni delle parti offese e da quelle di alcuni collaboratori di giustizia – ha sequestrato la società CONTI CALCESTRUZZI con sede in Misterbianco (Catania) e arrestato cinque persone, fra affiliati e imprenditori che, secondo gli inquirenti, portavano avanti le loro attività illegali nel triangolo Catania-Misterbianco-Scordia.

L’ordinanza di custodia cautelare (prosecuzione dell’operazione Chaos scattata nel novembre scorso), emessa dal Gip di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo, riguarda Antonio Tomaselli, nato a Catania nel 1966, reggente della famiglia SANTAPAOLA-ERCOLANO, già detenuto a seguito dell’operazione CHAOS; Rocco Biancoviso di Scordia, nato a Misterbianco nel 1961; Giuseppe Conti Pasquarello, di Misterbianco, nato a Catania nel 1961; Angelo Di Benedetto, nato a Catania nel 1986; e Alessandro Caruso di Scordia, nato a Catania nel 1987.

Angelo Di Benedetto

Il provvedimento, la cui esecuzione è avvenuta ieri, scaturisce dall’ulteriore approfondimento di segmenti investigativi dell’indagine del Ros eseguita nella notte tra il 10 e l’11 novembre scorso, quando è stato accertato che Rocco Biancoviso, in veste di affiliato a Cosa nostra catanesefamiglia SANTAPAOLA/ERCOLANO, in rapporti con Antonio TOMASELLI, indirizzava verso quest’ultimo, titolare occulto della CONTI CALCESTRUZZI, alcuni imprenditori impegnati nei lavori di posa in opera della fibra ottica in Catania, consentendo a TOMASELLI di divenire fornitore esclusivo del cemento occorrente per l’esecuzione dell’opera.

Secondo gli investigatori, Giuseppe Conti Pasquarello, titolare di fatto dell’omonima società, consentiva a Tomaselli di esercitare il controllo pieno ed esclusivo sulla stessa, della quale risultava essere socio occulto e unico dominus.

Gli altri due arrestati, Angelo Di Benedetto e Alessandro Caruso (appartenenti al clan Mazzei detti i carcagnusi; il primo è addirittura il figlio del boss Santo Mazzei), sono stati arrestati per estorsione: dopo una serie di furti di mezzi meccanici commessi nei confronti di alcuni imprenditori, pretendevano 5mila Euro per la restituzione.

Rocco Biancoviso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Conti Pasquarello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Caruso