Si sono avvalsi di un laboratorio chimico di Catania in grado di manipolare i risultati delle analisi dei rifiuti provenienti dall’intero territorio nazionale declassificando quelli pericolosi in non pericolosi. E’ successo a Camastra (Agrigento), dove i carabinieri del Noe, assieme alla Guardia di Finanza, hanno eseguito il sequestro preventivo dei beni dell’impresa A&G srl che gestisce la discarica locale, e il sequestro per equivalente di 2 milioni di euro – inclusi contanti, beni immobili, quote societarie e di altro tipo – degli indagati Donato D’Angelo, Salvatore e Calogero Alaimo, Alfonso Bruno e Pasquale Di Silvestro, accusati di traffico illecito di rifiuti.

Le indagini, partite nel 2014 e coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal pm Gery Ferrara, hanno dimostrato come gli indagati avrebbero declassificato la spazzatura per ricevere e smaltire abusivamente rifiuti speciali pericolosi provenienti dall’intero territorio nazionale classificandoli come non pericolosi.

Angelo Conti