Da un lato il sindaco di Santa Venerina (Catania), Salvatore Greco, e i consiglieri che lo sostengono (“Se non si vota il bilancio, rischiamo di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali e neanche le spettanze ai fornitori”), dall’altro gli esponenti dell’opposizione – oggi maggioranza – che minimizzano: Tranquillizziamo i dipendenti comunali presi a scudo umano quando si dice che la mancata approvazione del bilancio metterebbe a rischio il pagamento dei loro stipendi”.

Intanto il Consiglio comunale non riesce a trovare una soluzione per approvare il bilancio di previsione 2017-2019 e il Documento unico di programmazione (Dup). Le ultime due sedute, susseguitesi a distanza di qualche giorno, hanno portato a un nulla di fatto. Ieri sera tutto invariato, malgrado la convocazione “straordinaria” del Civico consesso. Anzi, è stata la terminologia adoperata, “straordinaria”, la scintilla che ha fatto divampare la polemica del consigliere di opposizione Giuseppe Marano che ha sollevato, come si legge nel comunicato dell’Amministrazione comunale, “il mancato rispetto di norme del regolamento comunale quali la convocazione della seduta in via straordinaria senza motivazione”. Una seduta definita “non procedibile” perché “al vaglio”, secondo il consigliere, ci sarebbero “atti non legittimi e non meritevoli di approvazione, in spregio alle regole di democrazia”.

Salvatore Greco, sindaco di Santa Venerina (Ct). Sopra: il municipio etneo

La risposta del consigliere Fabio Sorbello che sostiene la Giunta, non si fa attendere: “Il bilancio è un atto da cui dipende il normale svolgimento delle funzioni dell’ente. La mancata approvazione dello stesso comporterà la sospensione dei trasferimenti da parte dello Stato: si tratta di somme che consentono all’ente di garantire i servizi essenziali e il pagamento degli stipendi ai dipendenti e dei fornitori”.

E poi entrando nel merito dei contenuti dello strumento finanziario ha aggiunto: “Questa amministrazione si è assunta la responsabilità di portare in Consiglio un bilancio che, a differenza degli anni passati, consente di fare una programmazione seria per la quale occorre l’accensione di mutui. C’è l’interesse a trovare un punto di incontro, anche se fino ad oggi siamo ad un nulla di fatto”.

Alla fine del suo intervento, Sorbello ha fatto un’esortazione rivolta ai consiglieri di opposizione: “Essere maggioranza non significa solo avere i numeri, ma significa assumersi certe responsabilità. Da parte nostra abbiamo fatto di tutto. A questo punto non ci resta altro che abbandonare l’aula e lasciare la maggioranza a determinare le sorti di questo paese nei prossimi mesi”.

“Irresponsabile”. Il commento del consigliere Marano è tranchant. Ed arriva nel momento in cui i sostenitori del primo cittadino assumono questa decisione: “Irresponsabile il gesto dei consiglieri fuggiti dall’aula. Noi consiglieri di opposizione, oggi maggioranza, siamo sempre venuti in soccorso di questa amministrazione votando atti importanti per il bene di questo paese. E questa è stata una delle pagine più belle di questo consiglio. Peccato però che gli atti votati da tutti non siano stati attuati dall’amministrazione. Abbiamo salvato i progetti di finanziamento europeo votando a favore. Quando abbiamo votato contro è perché c’era qualcosa che non ci convinceva”. Marano chiosa: “Dato che l’amministrazione non ha più la maggioranza, questo bilancio avrebbe dovuto essere partecipato e condiviso prima di essere portato in aula”.

Il sindaco Salvatore Greco commenta così: “Ai consiglieri di opposizione stavano bene i bilanci in cui non si prevedevano spese. Lo affossano ora che, dopo 4 anni e mezzo di amministrazione in cui siamo risaliti dalle macerie di oltre 7 milioni di euro di debiti, abbiamo potuto prevedere tante opere attese dai cittadini: preferiscono che non si faccia nulla piuttosto che lasciare al sindaco qualche merito. Sono sdegnato. Queste sono persone che quando si sono insediate in Consiglio hanno giurato di adempiere al loro ruolo nell’interesse del Comune. Abbiamo visto quanto valeva il loro giuramento. Spero che i cittadini si ricordino di quello che hanno fatto”.

Barbara Contrafatto