Con cinque voti a favore e sei astenuti sono stati bocciati dal Consiglio comunale di Santa Venerina (Catania) il bilancio di previsione per il triennio 2017-2019 e il Documento unico di programmazione (Dup). Quattordici  i consiglieri presenti in Aula (su quindici). La votazione registra il seguente risultato: votano a favore dei punti all’Ordine del giorno i consiglieri di maggioranza Alfio Di Paola, Irene Conti, Giosi Bonanno, Fabio Sorbello e Giuseppe Grasso. Si astengono: la presidente del Consiglio Valeria Rapisarda, oltre ai consiglieri di opposizione Alfio Trovato, Camillo Foti, Giuseppe Marano, Sandra Patanè e Massimo Fresta, e contemporaneamente escono fuori dall’aula altri tre consiglieri di opposizione, Alfio Sorbello, Salvatore Raciti e Francesco Puglisi.

Secondo il comunicato-stampa diffuso dall’Amministrazione comunale, la proposta di bilancio portata in aula prevedeva l’accensione di 500 mila euro di mutui per effettuare opere pubbliche: 100 mila per la riqualificazione del campo sportivo; 100 mila per la sistemazione del verde pubblico (l’area di Via Pertini a Dagala e l’ingresso della piazza del Parco di Cosentini); 100 mila per la manutenzione delle strade; 200 mila per la pubblica illuminazione mediante la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con moderne lampade a led che, in base alla nota dell’Amministrazione, “avrebbero permesso un risparmio energetico fino al 70%”, risparmio, prosegue il comunicato, “che avrebbe consentito di poter pagare le rate annuali dei mutui accesi”.

Sull’argomento “mutui” si è registrato il dissenso delle opposizioni: Alfio Trovato e Giuseppe Marano hanno criticato la previsione bollandola come “manovra pre-elettorale” ed esprimendo “preoccupazione per l’aggravio sulle tasche dei cittadini”. E poi ancora critiche sul ritardo dell’emissione delle bollette dell’acqua, sui costi del servizio di raccolta differenziata, sul costo del commissario del Prg, definito “un turista a carico del Comune”.

Alla base della mancata approvazione del bilancio e del Dup c’è da registrare un dato politico da tenere in considerazione: lo sgretolamento della maggioranza sulla quale – fino a qualche tempo fa – l’Amministrazione comunale poteva contare. Le sei astensioni, cui vanno aggiunte le contemporanee uscite dall’Aula di tre consiglieri, vanno lette in questo senso.

Contrariato il sindaco Salvatore Greco: “Dopo quattro anni di faticosa risalita (7 milioni e 200mila euro di debiti), si tratta del primo bilancio in cui si sono potute inserire spese per programmare degli interventi. Mi hanno accusato di indebitare l’ente per farmi la campagna elettorale. Il mutuo per sostituire le lampade ci farà avere un risparmio di circa 100 mila euro l’anno. Nessuna spesa pazza, solo un modo per avere opere subito ottenendo un risparmio per l’ente che non solo ci consentirà di pagare le rate senza aggravi, ma addirittura con dei guadagni che avremmo investito successivamente”.

Poi aggiunge: “L’opposizione, pur di colpire il sindaco, ha annullato opere pubbliche che  auspicava da tempo, procurando un grave danno alla comunità”.

Quindi una significativa sottolineatura: Se non si corre ai ripari rivotando il bilancio entro pochi giorni, saranno bloccati i trasferimenti statali fino a marzo e non potremo pagare né stipendi, né fornitori”.

Nella foto: la piazza principale di Santa Venerina 

Barbara Contrafatto