Centrosinistra siciliano nel pantano a meno di un mese dalle elezioni regionali, con il governatore Rosario Crocetta che nella prossima legislatura -pur avendo presentato la sua candidatura come deputato – sembra ormai destinato a rimanere fuori dall’Assemblea regionale siciliana e di togliere quel “valore aggiunto” di consensi (si parla del 5 per cento) di cui la sua coalizione ha bisogno per risalire nei sondaggi, che al momento la danno perdente nei confronti del centrodestra capeggiato da Nello Musumeci e del M5S capeggiato da Giancarlo Cancelleri.

“Domani depositeremo al Tar di Palermo due ricorsi, uno io, l’altro Micari. Ci sono dei precedenti della giurisprudenza; comunque ci rimettiamo alla decisione del Giudice”. Così dice all’Ansa il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, escluso dalle regionali in Sicilia perché la commissione elettorale circoscrizionale di Messina ha ricusato la lista ‘Micari presidente-Arcipelago Sicilia’, dove il governatore era capolista. Crocetta aveva deciso di presentarsi solo a Messina e in nessun altro collegio. “Sono dispiaciuto – dice il governatore – anche se non avevo l’ansia di andare a fare il deputato regionale, però è evidente che quanto accaduto danneggia la coalizione. Non ci voleva, dopo tutti i sacrifici che ho fatto”.

Per Crocetta la lista avrebbe potuto contare su “35 mila preferenze”, mentre sul rischio di non superare lo sbarramento del 5% previsto dalla legge elettorale siciliana per eleggere parlamentari all’Ars, dice: “Faremo una battaglia per il 5%, ci possiamo arrivare”.

Barbara Contrafatto