Diteci che è un falso, diteci che non è vero, ma per favore: non diteci la verità. E invece apri gli occhi e ti accorgi che è tutto vero. Le immagini impietose che abbiamo ripreso da facebook sono vere: il selciato lavico di una via del centro storico di Catania, installato secoli fa, viene coperto dall’asfalto. Guardate. Da non credere.
Certo, magari quel basalto era sconnesso e quindi non permetteva alle acque piovane di defluire regolarmente, oppure creava problemi agli automobilisti. Può essere qualsiasi cosa, ma coprirlo con l’asfalto denota una insensibilità e una mancanza di memoria storica da far cadere le braccia.
Non crediamo che qualche basola mancante, malmessa o staccata possa indurre un’Amministrazione a eliminare un pezzo di identità di una strada, di cui quelle pietre lavorate da antichi scalpellini erano l’anima; sarebbero bastati pochi soldi per riparare e ripristinare un’opera che i nostri Padri, con semplicità e orgoglio, ci hanno dato l’onore di consegnarci. Invece no! Un rullo d’asfalto e via. Per cosa poi? Per esprimere un modernismo d’accatto che disprezza l’antico e pensa che il nuovo sia questo. Come si può coprire la pietra calpestata dai nostri avi, calpestata da Musco, da Grasso, da Verga, da Bellini, da Martoglio, calpestata dai carretti con le facce di Orlando, di Rinaldo, di Angelica, calpestata dalle carrozze dei nobili, calpestata da pescivendoli, da fruttaioli, da cantastorie, da poeti di strada, da autori di serenate, da ubriaconi? Come si può coprire il bello? Sembra una piccola cosa – in fondo cento o duecento metri di strada – invece è tutto. E non si capisce.
Qualche anno fa fecero pure di peggio: sul sagrato del Duomo di Catania coprirono l’acciottolato artistico, anch’esso con qualche secolo di vita: un’altra “perla” che ti fa capire come le cose funzionano da queste parti. Se Bianco è il bravo sindaco che dice di essere ripristini subito la strada del centro storico e il sagrato del Duomo. Sembrano piccole cose, invece sono la nostra anima.
Luciano Mirone
maledizione, ma come si fa? ma c’è bisogno di dirglielo a questi incompetenti?
Ma un minimo di verifica della notizia, non sarebbe utile da parte di un giornalista che si dice tale? La strada è asfaltata da almeno 10 anni, ma pur di attaccare il Sindaco Bianco si inventano qualsiasi stupidaggine. Caro Luciano Mirone, la prego di verificare la prossima volta.
Egregio Daniele Maccarrone, le foto pubblicate nell’articolo sono più eloquenti di qualsiasi parola. Dalle immagini si vede chiaramente l’asfalto passato di recente nella via Pulvirenti, con il segno del rullo compressore impresso sul tappeto nero e addirittura i sassolini scuri che si trovano fra l’asfalto e le basole, segni eloquenti di un lavoro fatto da poco. Se non fosse così, quelle pietruzze sarebbero state rimosse dalla pioggia. Evidentemente Lei confonde queste foto con una vecchia immagine di google che in effetti ritrae la via Pulvirenti con un asfalto vecchio. Quindi mettiamola così: quella strada del centro storico (come tante altre) è stata scempiata diversi anni fa (non sappiamo da quale Giunta) e adesso – invece di essere recuperata riportando alla luce le antiche basole sottostanti – è stata riasfaltata. Lei pensa che sia un’attenuante? Per noi non lo è affatto, anzi è un’aggravante, in quanto legittima lo scempio commesso diverso tempo fa. Via Pulvirenti a parte, basta fare una passeggiata per il centro storico di Catania per osservare tante ferite di questo genere. Un’Amministrazione illuminata dovrebbe sentire il dovere di rimuovere certe brutture attraverso un’opera di pulizia, che non comporta neanche oneri particolari. Invece dobbiamo prendere atto che non succede. Quindi La prego: la prossima volta verifichi Lei. Eviti insulti e parole offensive. E osservi di più la città.