Potrebbe essere Belpasso (Ct) l’epicentro delle ricerche relative alla scomparsa della sedicenne Elena Di Giovanni, andata via dalla sua abitazione di Cuneo assieme alla 47enne Maria Luisa Rapisarda, residente da qualche tempo nella città piemontese, ma originaria di Belpasso dove ha trascorso molti anni della sua vita con i genitori adottivi, entrambi deceduti e definiti unanimemente in paese “delle bravissime persone”.

La foto diffusa di Elena Di Giovanni. Sopra: Elena con la mamma

Un giallo in piena regola forse inizialmente sottovalutato, che col passare delle ore sta acquisendo i contorni di un sequestro consensuale di minore punibile con la reclusione fino a due anni.

È alle pendici dell’Etna dunque che si concentrano le indagini delle Forze dell’ordine, dato che la presenza delle due donne è stata segnalata di recente in questo centro di 27mila abitanti.

Maria Luisa, corporatura bassa e robusta, capigliatura corta, modi di fare piuttosto arcigni e mascolini; Elena, corporatura longilinea, altezza m 1,65, capelli biondi, occhi castani, “vestito lungo color jeans e fiorato”, infradito nere, borsa a tracolla fiorata: queste le caratteristiche fisiche e somatiche delle due, accompagnate dalle foto segnaletiche.

È quanto è emerso ieri sera nel corso della trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. Una storia che, come detto, sta acquisendo degli aspetti allarmanti, specie dopo la testimonianza di Tina, la madre di Elena, che a “Chi l’ha visto?” ha raccontato i retroscena scabrosi del rapporto fra la figlia, “poco più che una bambina”, e questa quasi cinquantenne di cui emerge un identikit psicologico non proprio normale.

Ieri sera a “Chi l’ha visto” il racconto di Tina è stato drammatico, soprattutto quando ha ricostruito le tappe dell’amicizia fra Elena e Maria Luisa, avvenuta nel corso di un karaoke in un locale di Cuneo: “Da quando ha conosciuto Maria Luisa non è stata più la stessa. Il nostro rapporto si è frantumato, Elena era come impazzita: forse non ho saputo gestire la situazione, fatto sta che in più occasioni ho affrontato Maria Luisa e lei mi ripeteva ‘ti porterò via tua figlia’, neanche la minaccia di far intervenire le forze dell’ordine la spaventava”.

Secondo il racconto di Tina, Maria Luisa è entrata nella sua casa – una casa nella quale da anni manca la figura maschile: il marito di Tina, padre di Elena, è andato via molti anni fa – in modo invadente, cercando la ragazzina a ogni ora, assumendo atteggiamenti strani, come se la sedicenne, più giovane di lei di oltre trent’anni, fosse di sua proprietà.

Maria Luisa Rapisarda

Da qui alla decisione da parte di Tina di proibire alla figlia di vedere “quella donna” il passo è stato breve. “Per nulla intimorita Maria Luisa diventava sempre più insistente: per incontrare Elena si nascondeva sotto casa, perfino dietro i cespugli, andando in escandescenza se le cose si mettevano nel verso sbagliato”.

Una situazione surreale, che però a un certo punto sfugge al controllo di Tina. Succede intorno a mezzogiorno del 4 agosto scorso, quando la madre non vede tornare la sua figliola. Sporge denuncia ai carabinieri e, ai primi di settembre, si rivolge a “Chi l’ha visto?”.

La trasmissione di Federica Sciarelli le dà la possibilità di lanciare il suo appello: “Elena, dovunque tu sia, fammi sapere che stai bene. Tutto si sistema, hai 16 anni e non puoi pensare che la tua vita possa essere questa. Noi ti vogliamo bene e ti aspettiamo, vogliamo solo il tuo bene”. Un appello vano. Parole che cadono nel vuoto.

Ma è in quei giorni che Maria Luisa ed Elena vengono viste a Belpasso. Pare che la 47enne abbia fatto il giro fra vecchi amici ed ex compagni di scuola per raccogliere soldi: le sarebbero serviti, avrebbe detto, “per andare a lavorare al Nord”. Pare che lei entrasse in casa delle persone per fare la colletta, ed Elena la aspettasse a bordo della Fiat Panda di colore grigio chiaro targata BD578MG. E se qualcuno, incuriosito dalla presenza della ragazzina bionda, le chiedeva “chi è?”, Maria Luisa rispondeva: “Mia figlia”.

Da alcuni giorni pare che siano scomparse anche da Belpasso. Sono rimaste in Sicilia, magari nel taorminese, dove Maria Luisa possedeva una casa fino ad alcuni anni fa, o sono fuori dalla Sicilia? Come sta Elena?

Per il momento gli inquirenti stanno ricostruendo il percorso pregresso di Maria Luisa, le tappe, le fughe, le disavventure, un precedente per furto, gli interessi sessuali (a quanto pare indirizzati verso le donne), e le amicizie non sempre sane.

Una vita molto complicata – secondo chi l’ha conosciuta – e degna della penna di Victor Hugo. Ieri sera, mentre la madre di Elena supplicava la figlia di tornare a casa, con la promessa che non ci sarebbe stata alcuna ritorsione né nei suoi confronti né nei confronti di Maria Luisa, abbiamo pensato che forse la soluzione prospettata da Tina è la più saggia. Elena ha una vita davanti. Maria Luisa ha bisogno di aiuto.

Luciano Mirone