‘Ho scritto una lettera al Csm chiedendo al presidente della Repubblica quali sono le iniziative che il Consiglio ha ritenuto di intraprendere dopo quanto deciso il 19 luglio. Noi in quella lettera chiediamo, come dice lo stesso consigliere Morgigni, se nella condotta dei magistrati dei processi Borsellino I e II si siano verificate queste anomalie’: lo ha detto Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, il procuratore aggiunto di Palermo ucciso nella strage di via D’Amelio il 19 luglio ’92, intervenendo a ‘La radio ne parla’ su Rai Radio1. La lettera, scritta coi fratelli Lucia e Manfredi, segue la nota del consigliere Aldo Morgigni, che ha sollecitato un’iniziativa della prima commissione in merito ai magistrati che si occuparono delle indagini sulla strage.
“Le mie denunce – ha concluso – non sono un mero dibattito tra me e il procuratore Di Matteo, questa semplificazione fa comodo a chi sta bene nascosto nell’ombra. È una semplificazione che toglie l’attenzione al nostro fine, che è quello della verità”.

Ansa