Nello Musumeci (centrodestra) al 42 per cento nella corsa alla presidenza della Regione siciliana, Claudio Fava (sinistra) e Giancarlo Cancelleri (M5s) al 25, in coda Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, con l’8 per cento, con un’affluenza alle urne stimata al 51 per cento.
Questo il risultato di un sondaggio commissionato dall’equipe di Claudio Fava, attuale vice presidente della commissione parlamentare antimafia e candidato alla presidentza della Regione Sicilia per la sinistra.
Il sondaggio si basa su un campione di 500 persone, selezionate tra maggiorenni residenti in Sicilia, ed è stato effettuato telefonicamente nel corso di questo mese. E anche se il risultato finale appare scontato in favore di Musumeci, non sappiamo come potrebbe finire se le varie anime del centrosinistra dovessero trovare nella candidatura di Fava un punto di riferimento unificante: se infatti sommiamo ipoteticamente l’attuale 25 per cento del vice presidente dell’Antimafia, con l’8 per cento di Fabrizio Micari, il 4 di Crocetta e le percentuali che altri partiti della sinistra potrebbero raccogliere, si arriverebbe attorno al 35 per cento. Un dato che porrebbe il fondatore de “I Siciliani” in una posizione tutt’altro che sfavorevole per insidiare la corsa del favorito, Nello Musumeci, attualmente col vento in poppa, favorito anche dal passaggio di diversi esponenti di Ap di Alfano dal centrosinistra al centrodestra. Una possibilità difficile ma non impossibile per Fava, a condizione che tutto il centrosinistra confluisca su di lui, possibilità che allo stato – viste le spaccature – appare alquanto inverosimile.
Da considerare suscettibile di variazione – in positivo o in negativo – anche il dato relativo a Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza del Movimento Cinque Stelle, attualmente in stand by poiché in attesa della decisione del Tribunale di Palermo che – in seguito a un ricorso presentato da un attivista del M5S – nei prossimi giorni stabilirà se ammettere l’attuale deputato regionale come candidato alla poltrona di governatore. Anche se il movimento fondato da Beppe Grillo dichiara che il candidato sarà Cancelleri, questa improvvisa interruzione della campagna elettorale ha rallentato la marcia dei 5 Stelle, accreditati fino a un mese fa come i “sicuri vincitori” delle elezioni siciliane.
“Questi numeri dimostrano che non siamo noi la sinistra settaria e che sono altri ad avere terrore di noi”: lo afferma lo stesso Fava, commentando i dati del sondaggio.
All’interno dello staff di Fabrizio Micari ironizzano sul risultato del rilevamento: “Bello questo sondaggio, dove l’hanno trovato nelle patatine?”.
Si tratta di dati che – come detto – possono cambiare nel corso delle settimane. Molti i fattori che contribuiranno al risultato finale. Alle elezioni manca meno di un mese e mezzo, nel frattempo potrebbe succedere di tutto, specie se si pensa che una parte del restante 50 per cento degli elettori che secondo il sondaggio di Piepoli oggi ha ritenuto di dichiarare di non andare a votare, domani dovesse decidere di recarsi alle urne. L’esito, come sempre, dipenderà dalla fascia di indecisi e di sfiduciati che all’ultimo momento potrebbe cambiare il futuro della Sicilia.
Luciano Mirone
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