Il sindaco di Zafferana Etnea Alfio Russo diffonde finalmente il tanto desiderato comunicato stampa sia sul rimpasto della sua Giunta, sia sul “caso Sapuppo” (ché di caso si tratta, dato che nei giorni scorsi il presidente del Consiglio comunale è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza): da un lato – nelle prime righe – cerca di “volare alto” dopo le accuse sferrate nei suoi confronti dallo stesso ex presidente del Consiglio comunale, dall’altro pur non facendo nomi, usa termini come “meschinità”, “personalismi” e “ambizioni”.

Attraverso un comunicato stampa, il sindaco spiega gli ultimi passaggi politici consumati nella sua città esordendo così: “Attività amministrativa intensa, quella profusa in questi giorni, a Zafferana Etnea con il precipuo intento di pianificare gli obiettivi programmatici da perseguire nell’ultimo scorcio della sindacatura. Il primo cittadino dott. Alfio Vincenzo Russo ha, infatti, proceduto al totale azzeramento della Giunta Comunale, nominando tre dei quattro assessori che lo collaboreranno nei prossimi due anni che rimangono alla conclusione del suo mandato”.

Il sindaco fa i nomi degli assessori confermati: “Giovanni Di Prima, Salvatore Russo e Vincenzo Tropea, mentre – prosegue la nota – resta ancora da sciogliere il nodo relativo alla redistribuzione delle deleghe tra i medesimi, oltre al nome del quarto assessore, scelte che – come assicurato dal primo cittadino – verranno assunte come sempre in sinergia con gli altri esponenti del gruppo ‘Zafferana in Comune’, tenendo conto dello stato di attuazione del programma amministrativo, oltre che delle rispettive competenze e disponibilità di ciascuno”.

Il municipio di Zafferana. Sopra: il sindaco Alfio Russo

Per leggere il nome di Sapuppo bisogna scorrere parecchie righe, dopodiché Russo affonda il coltello nella piaga e lo lascia per un bel po’: “Il rimpasto della Giunta comunale – si legge ancora – invero già programmato sin dal momento dell’insediamento, segue di qualche giorno la revoca, da parte del Civico Consesso, dell’ormai suo ex presidente Salvatore Sapuppo, a causa dell’asserito venir meno del rapporto fiduciario da parte di ben nove dei tredici consiglieri comunali zafferanesi che, dopo aver approvato a maggioranza qualificata la mozione di revoca, hanno proceduto ad eleggere il nuovo presidente del Civico Consesso nella persona del dott. Ignazio Giovanni Coco, stimato docente oltre che leader indiscusso, sin dal 2009, del gruppo consiliare “Zafferana in Comune”.

Quindi una dichiarazione che non lascia spazio ad equivoci: “Dopo l’inevitabile epilogo consumatosi nei giorni scorsi in Consiglio Comunale, motivato dalla gravissima presa di posizione dell’ormai ex presidente Sapuppo nei confronti del gruppo i cui componenti sono stati costretti ad una revoca votata a larghissima maggioranza pur di porre fine alla stasi degli ultimi mesi e proseguire nel solco del cammino tracciato all’atto dell’insediamento, nei prossimi giorni verrà completata la Giunta in modo da continuare con ulteriore slancio e vigore il percorso di sviluppo e modernizzazione che il Paese ha già intrapreso diversi anni or sono”.

Dal “caso Sapuppo”, nel passo successivo, il sindaco passa a tematiche di carattere generale, per tornare a riaffondare il coltello nei brani a seguire, ma questa volta “ad incertam personam”: “In questi anni Zafferana si è radicalmente trasformata in una realtà moderna, efficiente, dotata di servizi al cittadino, solidale nei confronti delle famiglie in difficoltà”.

E poi: “L’ambizioso progetto di crescita –continua il primo cittadino – non può, di certo, essere frenato dalle esuberanze e meschinità di qualche singolo, dovendo, per converso, guardare al bene comune con spirito di servizio e responsabilità”.

E infine: “Colgo l’occasione per ringraziare quanti in questi anni, ed ancor di più oggi, con ruoli diversi (consiglieri comunali, assessori comunali), hanno colto il senso del nostro progetto, mettendo da parte personalismi ed ambizioni, consapevoli che fare politica non può e non deve ridursi al mero attaccamento alla poltrona, dovendo –piuttosto – consistere in un’autentica missione tesa al progresso morale e materiale della società in cui viviamo”.

Rosalba Mazza