A Zafferana da pochi giorni c’è un’opposizione. “Zafferana che vogliAmo”: è questo il nome del nuovo gruppo consiliare composto da quattro consiglieri comunali:  Angela Di Bella, Alfio Nicotra, Giuseppe Privitera e Salvatore Sapuppo.

Salvatore Sapuppo. Sopra: il municipio di Zafferana

La nascita della nuova formazione politica sancisce ufficialmente la fine del monocolore che sostiene il sindaco Alfio Russo, il quale alle ultime elezioni ha corso da solo dopo l’esclusione, per irregolarità nella presentazione, della lista capeggiata dall’attuale deputato regionale Alfio Barbagallo.

La scollatura all’interno del gruppo di maggioranza è avvenuta lo scorso 25 luglio quando nove consiglieri su tredici hanno votato la revoca al presidente del consiglio Salvatore Sapuppo destituendolo della poltrona più alta del civico consesso. Sapuppo nel frattempo ha presentato ricorso al Tar e attende l’esito del giudizio.

Passa all’opposizione anche Angela Di Bella, ex assessore alla Cultura, cui il sindaco Russo non ha rinnovato la delega dopo l’azzeramento della giunta deciso all’indomani della destituzione dell’ex presidente del Consiglio. Angela Di Bella, nella sua doppia carica di consigliere-assessore, si era rifiutata dI votare la revoca a Sapuppo. Da lì uno strappo che negli anni della sindacatura Russo (attualmente al secondo mandato) non ha avuto precedenti.

L’ex assessore Angela Di Bella con il sindaco Alfio Russo

La scollatura finale è avvenuta nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, con riferimento alla copertura del posto in prima commissione consiliare resosi vacante a seguito delle dimissioni di Ignazio Coco, dopo la sua elezione a presidente del Consiglio al posto di Sapuppo.

“Sarebbe stato più giusto – afferma Sapuppo – attribuire questo posto ad un  consigliere che non avesse incarichi in altre commissioni. Invece, escludendo dalla discussione i quattro dissidenti, si è deciso di nominare Sergio Alampo che già faceva parte di altra commissione”.

Sapuppo dichiara che la vicenda non si fermerà qui, ma approderà anche all’assessorato regionale agli Enti Locali, cui sarà sottoposta una segnalazione sulla legittimità della situazione di consiglieri che fanno parte di più commissioni consiliari e di consiglieri che, invece, non ne fanno parte.

L’obiettivo dei quattro oppositori è di lanciare un nuovo progetto politico di “stampo civico”, che possa ridare “spazio e voce” alle idee e proposte della comunità di Zafferana.

“Vogliamo rimettere i nostri concittadini al centro del progetto, che non può prescindere da un loro costante coinvolgimento – affermano in una nota i quattro consiglieri comunali – . La democrazia partecipativa rappresenta il nostro modello di riferimento nel tentativo di stimolare la collaborazione tra la città e i suoi rappresentanti, troppo spesso chiusi nei palazzi delle istituzioni, e per questo meno sensibili ad ‘ascoltare’ le esigenze quotidiane della comunità amministrata. Per dare forza e concretezza al nostro proposito, lanceremo immediatamente una serie di iniziative, prima fra tutte una piattaforma virtuale di dibattito ed elaborazione di proposte, istanze, idee e progettualità, lasciando adeguato spazio alla ‘sezione denunce’, in maniera tale da consentire ai nostri concittadini di ‘entrare con noi a palazzo di città’ e lavorare insieme per migliorare Zafferana Etnea”.

“Chiediamo a gran voce l’impiego di maggiori risorse, seguito da una necessaria razionalizzazione e programmazione – concludono i consiglieri Di Bella, Nicotra, Privitera e Sapuppo – che comprenda il coinvolgimento vero, concreto, reale dell’intero civico consesso e della cittadinanza, nei comparti della pubblica istruzione, dei servizi sociali, dei trasporti, dell’ambiente ed ecologia e del turismo, per proiettare una volta per tutte la nostra Zafferana Etnea, nel  ristretto novero dei comuni italiani virtuosi, in cui è alta e assai invidiata, la qualità della vita del cittadino”.

Rosalba Mazza