Dopo l’articolo pubblicato sul nostro giornale sabato scorso, dal titolo: “Zafferana Etnea (CT), l’ex presidente del consiglio: ‘Ricorro al Tar’ ”, in cui veniva intervistato l’ex presidente del consiglio comunale Salvatore Sapuppo, sfiduciato dalla sua stessa maggioranza consiliare, il quale nello spiegare i fatti puntava il dito contro il sindaco Alfio Russo, ci si aspettava di ricevere una replica da parte del primo cittadino che, contestualmente raggiunto telefonicamente da questo giornale per una dichiarazione, declinava l’invito dicendo di non essere al momento  disponibile per motivi familiari.

Il sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Russo. Sopra: il municipio

La sera di domenica 30 luglio, l’addetto stampa del Comune ci annunciava telefonicamente che il sindaco non avrebbe rilasciato alcuna intervista  e che avrebbe affidato la replica ad un comunicato stampa che sarebbe stato diramato ufficialmente a tutti gli organi di informazione non più tardi di lunedì mattina.

Abbiamo aspettato il comunicato stampa per tre giorni. Ma inutilmente. Fino a quando, navigando su internet,  su un’altra testata online ci siamo imbattuti in un articolo  dal titolo: “Azzerata la giunta di Zafferana, revocato il presidente del consiglio comunale”, in cui sono riportate delle dichiarazioni del sindaco sui fatti politici degli ultimi giorni.

Francamente avremmo preferito un contatto diretto con il primo cittadino, un faccia a faccia, in cui il giornalista avrebbe posto delle domande e il sindaco avrebbe risposto. Se questo non fosse stato possibile, ci saremmo accontentati, al limite, del comunicato stampa promesso, ma dovere cercare altrove il pensiero del primo cittadino di Zafferana, non ce lo aspettavamo proprio.

Nell’articolo pubblicato dalla testata online di cui sopra, peraltro non firmato, il sindaco Alfio Russo dice: “Con riferimento alla revoca del presidente del Civico Consesso va ricordato che il gruppo ‘Zafferana in Comune’ aveva stabilito dei ruoli ben precisi per la Presidenza con l’alternanza a metà mandato. Adesso, il mancato avvicendamento nei tempi previsti è dipeso solamente dalla deleteria e sgradevole presa di posizione dell’ex presidente che ha addotto motivazioni di una tale bassezza per le quali non vale neanche la pena di entrare nel merito”.

“Il gruppo ‘Zafferana in Comune’  – continua il primo cittadino  – si è assunto le sue responsabilità verso il progetto sottoscritto all’inizio, revocando la figura del presidente. Condanno, quindi, un atteggiamento grave, disgustoso, ridicolo che allontana sempre di più i cittadini dalla vita attiva politica, diversamente dai propositi palesati dal nostro progetto che ha prioritariamente ed esclusivamente messo la propria comunità al centro dell’interesse di tutta l’attività amministrativa gestionale. Il nostro è un gruppo unito, compatto che ha saputo prendere decisioni in coerenza con lo stesso spirito con cui abbiamo inizialmente presentato il progetto alla nostra comunità. Infatti, nove consiglieri più due assessori (che ringrazio per la coerenza e per la fermezza nei valori in cui credono) ed il sottoscritto abbiamo ridato dignità, credibilità e certezza ad una situazione che l’ex presidente e qualche consigliere avevano mortificato e svilito in maniera inaccettabile. La politica della menzogna, dei sotterfugi e degli interessi personali danneggia irrimediabilmente i cittadini, ultimi destinatari della nostra attività amministrativa”.

L’ex presidente del Consiglio comunale di Zafferana, Salvo Sapuppo

“Alla luce dei nuovi equilibri – conclude il sindaco Russo – ho azzerato la Giunta e col gruppo ‘Zafferana in Comune’ stiamo adesso valutando le strategie e gli obiettivi da raggiungere in questi due anni di fine mandato attraverso una rimodulazione delle deleghe e dei ruoli per rendere sempre più efficace ed incisiva l’attività amministrativa. Ritengo che la mancata disponibilità all’avvicendamento alla presidenza del Consiglio Comunale sia un atto gravissimo e deleterio che potrebbe avere altre ripercussioni in quanto l’ex presidente potrebbe ricorrere al TAR continuando in un’azione che ritengo sempre più meschina. Il Tribunale Amministrativo potrebbe dargli ragione, reinsediandolo, ma sul piano politico il gruppo ‘Zafferana in Comune’ ha già effettuato le proprie scelte mirate a completare il proprio progetto politico condiviso con la nostra comunità e che continua con ulteriore energia, vigore, passione malgrado qualcuno abbia tentato, per ragioni prettamente personali ed egoistiche, di svilire il nostro interessantissimo progetto politico innovativo. La scelta di revocare l’ex presidente scaturisce dalla precisa intenzione di non inficiare l’attività svolta nel rispetto del nostro intero progetto con la presentazione di una sfiducia motivata che avrebbe determinato un’inappellabile decadenza (sarebbero, infatti, bastate due banalissime contestazioni per raggiungere l’obiettivo) ma gli altissimi valori morali e di rispetto reciproco verso tutti i componenti del gruppo, ci hanno indotto a scegliere la strada più tortuosa ma che rafforza le nostre scelte operate nell’interesse della comunità, unico vero obiettivo dell’attività amministrativa”.

Rosalba Mazza