Educare alle emozioni e all’affettività e realizzare nuovi modelli di scuola. E’ questo il leitmotiv delle iniziative intraprese all’Istituto comprensivo Statale “Italo Calvino” di Catania che investe molto nel promuovere l’amore e il piacere per la lettura.

In questo contesto gli alunni più grandi delle quinte classi hanno svolto il ruolo di  lettori e di narratori verso i loro compagni delle prime leggendo dei brani tratti dalle novelle di Esopo e dal libro “L’alfabeto della saggezza”.

Nei giorni scorsi è avvenuta la consegna degli attestati per la frequenza del progetto Biblioteca “Leggere è un bellissimo viaggio”, affidato alla pedagogista Daniela La Fauci.

A partire dall’anno prossimo, la “Calvino” darà il via ad un progetto innovativo nelle scuole dell’infanzia: il Metodo Arcobaleno che si ispira al Reggio Children ideato da Loris Malaguzzi e alle teorie di Maria Montessori.

“Il Metodo Arcobaleno – spiega il dirigente scolastico Salvatore Impellizzeri – nasce dall’esigenza di realizzare un modello di scuola nuovo che tenga conto dei mutamenti dei processi educativi, mirando alla centralità del bambino come soggetto attivo di apprendimento in percorsi che stimolino le sue attitudini attraverso la fantasia, la creatività, la curiosità, l’intuito e la spontaneità”.

Salvatore Impellizzeri, dirigente scolastico del comprensivo “Italo Calvino” di Catania

Di fondamentale importanza nel Metodo Arcobaleno è la strutturazione degli spazi chiamati “atelier”, ovvero laboratori multifunzionali dove le mani dei bambini, “il fare e il pasticciare”, grazie all’utilizzo di diversi materiali, entrano in contatto con pensieri ed emozioni. Gli atelier saranno sette e ognuno sarà associato a un colore dell’arcobaleno. Saranno infatti predisposti ambienti organizzati con oggetti e arredi, tavoli e scaffali adeguati all’età e al corpo dei bambini, tutti raggiungibili in uno spazio “familiare” dove saranno in grado di muoversi in maniera autonoma partendo proprio dalle loro idee e interessi.

Tale metodo sarà adottato da tutte le docenti della scuola dell’infanzia, coordinate dalla vice preside Giusi Bruno. Il ruolo delle insegnanti sarà quello di facilitare l’apprendimento degli alunni,  liberi di esprimersi in una realtà sensoriale, tattile, visiva, uditiva e motoria.  Saranno valorizzate le esperienze che coinvolgeranno “i saperi” in maniera interdisciplinare, le lingue comunitarie e le nuove tecnologie.

Rosalba Mazza