A Zafferana Etnea (Ct) è stato sfiduciato il presidente del Consiglio comunale Salvatore Sapuppo. La votazione è avvenuta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale e il presidente (con nove voti contro quattro) è stato destituito dalla carica. A votare contro la proposta, oltre ovviamente allo stesso presidente, i consiglieri Giuseppe Privitera, Alfio Nicotra e Angela Di Bella.

Salvo Sapuppo, ex presidente del Consiglio comunale di Zafferana. Sopra: il municipio

La sfiducia al presidente del Consiglio comunale crea un caso unico nel suo genere, in quanto maturata all’interno della stessa maggioranza che sostiene il sindaco. A Zafferana i tredici consiglieri che compongono il Consiglio appartengono alla stessa lista che sostiene il primo cittadino Alfio Russo, che alle ultime elezioni amministrative ha partecipato senza rivali.

Secondo voci di piazza, gli accordi politici preelettorali prevedevano che  Salvatore Sapuppo svolgesse il ruolo di presidente per due anni e mezzo e che allo scadere degli stessi avrebbe dovuto dimettersi spontaneamente e lasciare il posto a un altro, cosa non avvenuta. A questa decisione, sempre secondo quanto si dice negli ambienti politici locali, avrebbe posto rimedio il consiglio attraverso la sfiducia.

“Sono venute meno le condizioni di fiducia per la permanenza di Sapuppo alla carica di presidente del consiglio”, dice il sindaco Alfio Russo.

“Credo di aver svolto con impegno ineccepibile e con grande professionalità il ruolo che mi è stato assegnato, al punto che la presidenza del consiglio ha ricevuto molte attestazioni di stima ed ammirazione anche all’esterno”, dichiara amareggiato il presidente Sapuppo. “La sfiducia nei miei confronti – aggiunge – è solo un atto politico, e non sussiste alcuna delle ragioni che la legge pone a fondamento della stessa”.

Il sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Russo

Al suo posto è stato eletto alla carica  di presidente il consigliere Ignazio Coco che ha ottenuto  i corrispondenti nove voti favorevoli, quattro le schede nulle che riportavano la scritta “astenuto”.

L’ex presidente probabilmente ricorrerà davanti al giudice.

Rosalba Mazza