Siete d’accordo sul fatto che, come stabilito oggi dalla Cassazione, “il diritto a morire dignitosamente va assicurato ad ogni detenuto” e quindi anche a Totò Riina? Pensate che “va verificato se il boss corleonese possa ancora considerarsi pericoloso, vista l’età avanzata e le gravi condizioni di salute”?  E’ giusto ipotizzare il “differimento della pena” o addirittura “gli arresti domiciliari” e dunque una “morte dignitosa” nel suo letto di casa?

Decisamente indignati i commenti che abbiamo raccolto su facebook, con qualche punta di pietas umana.

Fanny Stocondimatteo Dipietro si dichiara “arrabbiata”: “Totò Riina ha diritto a morire dignitosamente? A casa sua? Va verificato se Totò Riina possa ancora considerarsi pericoloso vista l’età avanzata e le gravi condizioni di salute. Va verificato?”. Poi si chiede ironicamente: “E’ una beffa o cosa? O un gentile omaggio”.

Commenta Manfredo Gennaro: “Una vergogna… perché nel caso di un personaggio di questa caratura la pericolosità sociale verrebbe meno con l’età? E perché in carcere non potrebbe avere una morte dignitosa, anche se non la merita? Una Cassazione sempre più vergognosa”.

Alfio Platania: “Cassazione: ‘Riina malato, ha diritto a morte dignitosa’. Ma il piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso e sciolto nell’acido a soli 16 anni non l’ha avuta una morte dignitosa. Come non l’hanno avuta Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e i ragazzi della scorte saltati in aria e ritrovati a pezzettini. Una morte dignitosa non l’ha avuta nemmeno Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Dalla Chiesa, Montana, Cassarà, Beppe Alfano e tanti altri”.

Commento di Simone Serpotta: “Purtroppo viviamo in uno stato di diritto e questa dovrebbe essere la differenza tra lo stato e le bestie come Riina”.

Denise Fasanelli: “Chi lotta contro la mafia, chi lavora ogni giorno per costruire legalità e per difendere la dignità umana, la civiltà, non può dire ‘muoia in carcere’, anche se si tratta di Totò Riina. Noi non siamo come loro. Non lo saremo mai. È una battaglia persa la loro. Noi, la dignità umana non la calpestiamo”.

Antonio Condorelli: “Riina non avrà mai una morte dignitosa, la dignità l’ha persa in vita”.

Paolo Ciaorella: Il ‘diritto a morire dignitosamente’ va assicurato anche a Totò Riina, perché malato…  Ma mi chiedo: alle sue vittime, di morte violenta, il diritto a morire dignitosamente come l’aveva immaginato?”.

Marco Iacona: “Cosa c’entra la dignità con Riina?”.

Commento di Enrico Iachello: “Nulla, ma c’entra la pietas. Lo si collochi in una struttura che gli permetta di morire pietosamente, non a casa credo”.

Giuseppe Pipitone: · “Ha diritto a una morte dignitosa’. Dunque per Alfano lo sbarramento al 5% non vale”.

Cinzia Savasta: “È più forte di me:ho più compassione per un cane che per la sua ‘morte dignitosa’. Non solo perché il nobile significato sia sconosciuto proprio a chi ne vanta il diritto (che stranezze) ma perché esseri come lui hanno contribuito a segnare le sorti di una città, la mia, che di non dignitoso ha visto e sopportato troppo! Che volete, seminare odio, disperazione e morte ha le sue profonde conseguenze”.

Barbara Contrafatto