Un violento litigio per un portafogli ha avuto conseguenze drammatiche ad Acireale con la morte di un uomo di 61 anni, Giovanni Leonardi, e l’arresto del cittadino russo di 25, Nikita Gromokov, accusato di omicidio preterintenzionale aggravato.

Nikita Gromokov. Sopra: la stazione ferroviaria di Acireale

Tutto inizia lo scorso 12 giugno, quando Gromokov si rende responsabile di una violenta aggressione nei confronti dell’acese Leonardi, deceduto poco dopo presso l’Ospedale di Acireale per arresto cardiocircolatorio.

I militari dell’Arma sono riusciti, in poche ore, a ricostruire la dinamica dei fatti grazie ad una attività investigativa coordinata dalla Procura di Catania e avviata a seguito del decesso della vittima.

La visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e l’escussione dei testimoni presenti sui luoghi dei fatti hanno permesso di accertare che Gromokov aveva incontrato in maniera fortuita Leonardi nei pressi della stazione ferroviaria di Acireale. Quest’ultimo, a detta dell’indagato, sarebbe stato responsabile di aver sottratto, qualche giorno prima, un portafogli alla sua giovane compagna.

Dopo una discussione animata, nasce una violenta colluttazione, nella quale Leonardi viene aggredito a calci e pugni. Una lite lunga che si protrae sotto gli occhi increduli e spaventati dei presenti.

Dopo l’aggressione l’indagato (in compagnia della fidanzata e di un’amica) prende il treno in direzione Messina e scende a Milazzo, luogo di domicilio dei tre.

Nel pomeriggio del 13 giugno, i protagonisti della triste vicenda vengono individuati e condotti presso il Comando carabinieri di Acireale. In caserma vengono accertati i gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Gromokov, che tradotto presso la Casa Circondariale di piazza Lanza a Catania.

Angelo Conti