I volontari del Wwf, da Licata a Palermo, ripuliscono il Parco Archeologico di Segesta, assieme al personale di questa struttura antica fra le più belle e significative della Sicilia. Sono stati ripuliti gli spazi all’ingresso ed intorno al “Tempio Grande” dove sono stati raccolti plastiche e rifiuti. “Abbiamo dato – affermano Pietro Ciulla e Giuseppe Mazzotta – un segno di presenza concreto al fine di sensibilizzare quanti andranno a visitare il nostro inestimabile patrimonio artistico, culturale, storico e naturalistico, che rappresenta una risorsa fondamentale per la nazione” (Ansa).
Nei giorni scorsi ci siamo recati a visitare questo Parco archeologico immerso nella magnifica Valle del Belice (uno dei luoghi siciliani da visitare assolutamente), e siamo rimasti colpiti da due cose.
1) La presenza di due grosse strutture ricettive nella incantevole Valle, le quali, anche se rivestite con pietra locale, disturbano un paesaggio unico al mondo (almeno secondo noi) che si domina dal Teatro antico. È bene che la politica capisca una volta per tutte che un monumento costruito diversi millenni fa può essere apprezzato pienamente solo se si opera una totale salvaguardia del contesto in cui questo si trova. Chi si reca a Segesta – o in qualsiasi altro luogo della terra – vuole vedere quella testimonianza antica come la vedevano i nostri progenitori mille o duemila anni fa, senza beauty farm, resort, piscine o cose del genere, a prescindere dalla bontà architettonica della costruzione. Strutture del genere vanno realizzate certamente, ma non in quei posti: rischiano di contaminare lo “spirito” di un luogo sacro come Segesta.
2) In questo “luogo sacro” vengono turisti da tutto il mondo. Ci chiediamo se sia possibile accoglierli con i rifiuti sparsi all’ingresso e attorno al “Tempio grande”, e con i bagni – ci riferiamo al giorno in cui siamo stati a Segesta – sprovvisti di acqua. Quando lo abbiamo fatto presente al personale del Parco, ci è stato gentilmente risposto: c’è un “problema di autoclave”. Un impiegato volenteroso ha aperto un minuscolo capanno nel quale è dislocato il motore che avrebbe dovuto pompare l’acqua da immettere nei servizi, con il risultato che dopo vari tentativi non c’è stato nulla da fare. Niente acqua sia per i water close, sia per i rubinetti. Cosa aggiungere?
Luciano Mirone
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