Un cittadino tunisino di 36 anni, irregolare, abitante nella provincia di Catania, è stato espulso dall’Italia per motivi di pericolosità sociale. Lo rende noto il Viminale precisando che l’uomo “è emerso all’attenzione delle indagini investigative, svolte dalle Digos di Roma e di Catania, per i contatti avuti in Italia con il noto attentatore di Berlino Anis Amri”. Con questo rimpatrio, il quarantaduesimo del 2017, salgono a 174 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel paese di provenienza dal gennaio 2015 ad oggi. Inoltre – prosegue la nota del Viminale – è stato accertato che il cittadino espulso aveva fornito ad Amri, all’uscita dal centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta, una sua utenza mobile italiana, utilizzata da Amri nel giugno/luglio 2015, e aveva altresì mantenuto contatti con lui anche dopo il trasferimento di Amri a Latina e poi in Germania.

Ansa