Due episodi che hanno come punto in comune casi di maltrattamenti nei confronti delle donne, si sono verificati a Mascali e Paternò, in provincia di Catania.

I carabinieri della Stazione di Mascali hanno arrestato ieri un 26enne per maltrattamenti in famiglia, percosse, lesione personale e minaccia aggravata. Una pattuglia, a seguito di una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha segnalato una lite in famiglia, è intervenuta in un’abitazione in via Paolo Orsi bloccando l’uomo in evidente stato di agitazione. Nella circostanza i militari hanno accertato che il 26enne poco prima, a seguito di una discussione scaturita per futili motivi, ha aggredito la convivente, 30 anni,  picchiandola e minacciandola di morte, in presenza dei propri figli minori.

La vittima è stata soccorsa dai  sanitari del 118 e trasportata all’Ospedale di Taormina (ME), dove è stata medicata e riscontrata affetta da lesioni traumatiche  giudicate guaribile in 5 giorni.

I Carabinieri successivamente hanno appurato che la donna da diversi anni subiva delle violenze e vessazioni, avvenute anche durante il periodo in cui era in stato di gravidanza, che per paura non aveva mai denunciato. Infine gli operanti durante la perquisizione eseguita nell’abitazione hanno rinvenuto, abilmente occultato all’interno di un armadio, un arnese solitamente utilizzato per lavori di edilizia, adoperato dall’uomo per intimidire e minacciare la convivente.

L’arrestato, espletate formalità di rito, è stato tradotto ai domiciliari mentre la vittima con i figli si è trasferita in un altra abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.

Nelle stesse ore i carabinieri della Stazione di Paternò hanno arrestato un 32enne, dando esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania.

L’Autorità giudiziaria, concordando in pieno con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, ha ritenuto l’uomo responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. In particolare i militari hanno accertato che l’uomo, pur essendo stato già ammonito, ha continuato per oltre un mese a maltrattare l’ex moglie e la figlia minore di quest’ultima minacciandole di morte ed in alcune circostanze le ha anche picchiate, cagionando loro un perdurante e grave stato d’ansia, con continue paure e timori,  e costringendole  a cambiare le loro abitudini di vita. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.

Redazione