Anche i morti in Sicilia godono del diritto di assistenza 24 ore su 24 come succede con i disabili. Dopo decenni di ordinario clientelismo, e dopo quattro anni e mezzo di governo Crocetta, adesso l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Palermo ci informa che nel solo distretto di Misilmeri, 15 persone inserite nell’elenco dei disabili gravi hanno goduto per diversi anni del diritto all’assistenza giorno e notte. Peccato che sono morte. E questa dovrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Crocetta nei giorni scorsi ha fatto scattare un’inchiesta finalizzata ad appurare il reale numero dei disabili nell’isola: una è stata avviata tramite le Asp della Sicilia, l’altra tramite l’assessorato regionale alla Famiglia. Attraverso un incrocio dei dati sarà stabilito il numero esatto dei disabili nella regione.

L’indagine di Crocetta prende le mosse dall’attacco che Pif gli ha sferrato una settimana fa, quando il regista ha denunciato lo stato di grave disagio in cui verserebbero circa 3mila 600 disabili in Sicilia.

La denuncia di Pif ha assunto i contorni dello psicodramma quando Crocetta ha deciso di ricevere lui e una delegazione di portatori di handicap negli uffici della presidenza della Regione a Palermo. Davanti alle micro telecamere dei telefonini, l’ex giornalista delle “Iene” ha mosso una sventagliata di accuse talmente forti da mettere in imbarazzo il governatore, che in mezz’ora di “colloquio” ha avuto poco spazio per una replica.

L’attacco di Pif è arrivato al culmine di una polemica che nei giorni precedenti aveva visto come protagonista l’ex assessore regionale Gianluca Miccichè, colpevole di avere sottoposto a un’anticamera di ben otto ore due disabili gravi che un anno prima avevano  chiesto alla Regione di potere usufruire di un’assistenza di 24 ore su 24: Malgrado le promesse, l’assistenza non è mai arrivata. Questo ha portato la trasmissione televisiva “Le Iene” a intervenire con una denuncia che ha indignato l’opinione pubblica nazionale, che attraverso Pif ha dato voce ai tremilaseicento disabili dell’isola.

Dal giorno dopo il presidente Crocetta ha voluto vederci chiaro e ha disposto un’indagine per accertare “presunte anomalie alla luce di certi dati disomogenei” riscontrati in diverse città.

I dati accertati dal dipartimento alla Famiglia della Regione siciliana  non lasciano spazio ad equivoci: a Giarre (Catania) in soli due anni i casi di disabilità sono aumentati del 3mila 500 per cento. Situazioni anomale anche a Licata (61mila abitanti in provincia di Agrigento), dove il numero dei “disabili gravissimi” (144) supera perfino quello di Palermo, che di abitanti ne fa 770mila (102 disabili) e di Catania (376mila abitanti per 133 disabili). Stessa situazione a Partinico (Palermo), dove su 75mila residenti ci sono 151 casi gravissimi (un aumento del 978,6 per cento), a Bivona (640 per cento), a Mazara del Vallo (512 per cento) e a Messina (400 per cento).

La recente indagine dell’Asp di Palermo, se da un lato stabilisce che nel solo distretto di Misilmeri risultano 15 assistenze “defunte”, dall’altro ridimensiona i dati forniti nei giorni scorsi: il numero dei disabili gravi non è di 110 (come dichiarato), ma di 47.

Angelo Conti