Un episodio orrendo, che evidenzia ancora una volta la violenza brutale sulle donne. Una storia verificatasi ieri a Palagonia (in provincia di Catania), dove un diciottenne massacra di botte la sua ex fidanzata di sedici anni, perché non riesce a rassegnarsi alla fine della loro relazione: la assale a calci e a pugni, la lascia ferita per strada, poi fugge, confidando nell’omertà della sua ex. Una “frattura scomposta al setto nasale” e numerose escoriazioni al viso guaribili in una trentina di giorni, sono il bilancio di questa triste vicenda.

Tutto è successo ieri pomeriggio in questo paesino della Piana di Catania. Lui che si apposta sotto la casa di lei, aspetta che la ragazza rientri dalla scuola e l’affronta, pretendendo un chiarimento sull’interruzione della loro relazione. Lei accetta di vederlo, ma quando l’ex le propone di tornare insieme, rifiuta. Un diniego che fa scattare il raptus dell’ex fidanzato, il quale, infuriato, l’aggredisce violentemente.

La vittima, seppure a terra, trova la forza di chiedere aiuto ai carabinieri della Stazione di Palagonia che, giunti sul posto dopo pochi minuti, la soccorrono. Contemporaneamente interviene un’ambulanza del 118, che provvede al trasporto della sedicenne all’ospedale di Militello in Val di Catania.

L’assalitore, nel frattempo nascostosi a casa di un amico, viene rintracciato ed ammanettato. Risponderà ai magistrati di minacce, violenza privata e lesioni aggravate. Il giovane attualmente si trova agli arresti domiciliari.

Luciano Mirone