“Ribadiamo la nostra totale contrarietà alla decisione dell’Amministrazione comunale di San Gregorio di Catania di intitolare uno slargo a Giorgio Almirante”. Al posto dell’ex repubblichino di Salò ed ex segretario del Movimento sociale italiano, ben sedici fra associazioni, movimenti, giornali militanti e sindacati, propongono “la fulgida figura di Carmelo Salanitro, antifascista, insigne docente di latino e greco nei licei classici della nostra provincia, tra cui il Mario Cutelli di Catania, ucciso dai nazisti nel campo di concentramento di Mauthausen”. E invitano il sindaco di San Gregorio, Carmelo Antonio Corsaro , “a sospendere l’indirizzo preso”, il sindaco della città metropolitana di Catania Enzo Bianco “ad assumere gli interventi operativi di sensibilizzazione necessari per rafforzare questa scelta affinché non venga lesa la Memoria civile, democratica e antifascista della città metropolitana”, con un appello al Prefetto di Catania affinché sospenda l’autorizzazione.
A firmare questa petizione sono il coordinamento regionale dell’Associazione nazionale partigiani (Anpi), quindi Azione Civile Catania, Catania Bene Comune, Coordinamento Democrazia Costituzionale Catania, Cobas Scuola, Democrazia e Lavoro (Area Programmatica Congressuale in Cgil Catania), Fiom-Cgil Catania, Gapa, I Siciliani Giovani, La Città Felice, Lettera Memoria e Libertà, Lila, Prc Catania, Pci Catania, Rete Antirazzista Catania, ANPI Catania.
“Siano in alternativa valorizzati – prosegue il documento – gli uomini e le donne del nostro territorio che, con il fervido civile contributo dato alla riconquista della democrazia e della libertà, sacrificarono la propria vita, vittime di persecuzioni e violenze da parte della dittatura fascista, artefice, in connubio con il nazismo, del periodo più tragico e liberticida che ha contrassegnato l’ultimo secolo di storia del nostro Paese”.
I firmatari propongono dunque la figura di Carmelo Salanitro “per la sua indomita volontà di salvaguardare il libero pensiero e il supremo diritto di cittadinanza per tutte le identità plurali, in rispetto delle diversità politiche, sociali e religiose”.
Salanitro fu condannato nel febbraio 1941 a scontare 18 anni di carcere dal tribunale speciale fascista. Azioni non violente caratterizzarono la sua ferma opposizione al regime e la denuncia della guerra di conquista scatenata contro i popoli europei, in nome di una presunta “razza eletta”. Deportato, fu gasato nel lager di Mauthasen il 24 aprile del 1945.
“Giorgio Almirante – seguita il comunicato – fu protagonista di primo piano, per metodica divulgazione e fattivo sostegno, alle ideologie e alle pratiche razziste, liberticide e persecutorie del regime fascista (segretario della rivista ‘La difesa della razza’), fu capo di gabinetto del ministro della Cultura popolare Mezzasoma della Repubblica sociale italiana, che operò in stretta sinergia con gli occupanti nazisti, compresi i rastrellamenti dedicati alla caccia degli ebrei e dei patrioti che si battevano per la libertà”. Ecco perché – ribadiscono i firmatari della richiesta – “bisogna intitolare lo slargo a Carmelo Salanitro, anche come esempio di alti valori morali per i giovani”.
Angelo Conti
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