Sarebbe stato lo scoppio accidentale di una bombola di gas il motivo del crollo di una palazzina di tre piani che alle 2,30 di questa notte a Catania ha causato la morte di una donna di 85 anni e il ferimento di quattro persone, tra le quali una bambina di 10 mesi (rimasta gravemente ferita), tutti ricoverati urgentemente in ospedale. Una deflagrazione violenta preceduta da un odore di gas e da strani rumori di lavori in corso (almeno secondo i testimoni) che ha determinato lo sbriciolamento dell’immobile, di cui non è rimasto praticamente nulla, se non il tetto e le fondamenta, ma sulle cui cause (disastro colposo) la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta, disponendo il sequestro dell’immobile e degli oggetti ritrovati dopo lo scoppio. Evacuati gli immobili adiacenti.

Secondo le prime notizie, la bimba di dieci mesi è in coma farmacologico, avendo riportato una frattura cranica e due contusioni emorragiche che hanno portato i sanitari del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Nesima a non intervenire chirurgicamente, anche perché alle prime sollecitazioni neurologiche, secondo quanto dichiarato dal primario Giuseppe Ferlazzo, la piccola ha reagito muovendo gli arti ed evidenziando prontezza di riflessi.

Critiche le condizioni di un secondo ferito rimasto ustionato a causa dello scoppio. Secondo una prima ricostruzione, la deflagrazione sarebbe avvenuta a poca distanza dalla posizione in cui l’uomo si trovava in quel momento. Il ferito, dopo essere stato ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, è stato trasferito con un elicottero del 118 al Civico di Palermo. Lievi le ferite delle altre due persone coinvolte nel crollo, ricoverate all’ospedale di Lentini.

Angelo Conti