Esiste un video che documenta il macabro delitto commesso la notte dell’1 ottobre scorso a Siracusa in cui l’ottantenne Giuseppe Scarso è rimasto vittima, cosparso di benzina ed incendiato come una torcia umana da un paio di giovinastri mentre questi dormiva nella sua abitazione di via Servi di Maria. Una scena da “Arancia meccanica” che documenta come può morire un vecchio inerme, ma anche dove può arrivare una società malata di vizi così terribili.

Giuseppe Scarso si era messo a letto da un po’, a un certo punto i ragazzi sono entrati nell’abitazione, hanno cosparso  con del liquido infiammabile alcune parti del corpo, hanno azionato l’accendino e senza esitazione hanno incendiato le parti cosparse di benzina. Non contenti hanno filmato la scena, magari per rendere il tutto più emozionante.

Il video ancora non si trova, ma gli inquirenti stanno lavorando per acquisirlo al più presto, in modo da raccogliere ulteriori prove contro Andrea Tranchina, 18 anni, e Marco Gennaro, 19, entrambi in carcere con l’accusa di omicidio in concorso.

Il primo a finire nella rete degli investigatori è stato Andrea, che evidentemente ha confessato  la circostanza e il nome del complice.

Dopo alcune settimane la polizia ha catturato anche Marco, il quale, auspice la madre, secondo quanto dicono gli inquirenti, si era rifugiato negli Stati Uniti, da parenti che lo avevano ospitato per qualche settimana. Al ritorno all’aeroporto di Catania gli agenti lo hanno arrestato per il brutale omicidio. Secondo il gip di Catania, Carmen Scapellato, sono Marco e Andrea gli autori del delitto.

Tutto si è consumato, come detto, la notte dell’1 ottobre, quando gli autori del folle gesto hanno agito incappucciati contro questo signore mite, tranquillo (secondo il racconto dei vicini), preso di mira da questa banda che evidentemente non riusciva a trovare di meglio che scaricare le proprie frustrazioni su un povero vecchio indifeso. Il lancio di uova e di sassi contro le finestre non bastava più, ci voleva qualcosa di più emozionante.

Dopo oltre due mesi di indicibili sofferenze l’anziano signore, lo scorso 15 dicembre, è deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato ricoverato. Ora la macabra scoperta dell’esistenza del video.

Luciano Mirone