E’ dovuta intervenire la polizia per dirimere un violento litigio culminato in uno scambio di ceffoni tra Ylenia Grazia Bonavera e la madre, che non accetta l’idea che la figlia continui a difendere l’ex fidanzato Alessio Mantineo, accusato dagli inquirenti di essere stato l’uomo che domenica mattina è entrato nell’abitazione di Alessia, l’ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco.

Una discussione aspra nelle parole e nei toni, verificatasi in serata in ospedale, che via via si è accesa scappando di mano alle donne e degenerando negli schiaffi reciproci.

All’interno della famiglia di Ylenia la tensione è al massimo per questa evidente contraddizione tra la versione fornita dalla ragazza (e confermata oggi dall’ex, che comunque resta in stato di fermo, dato che gli investigatori dicono di avere parecchi indizi sulla sua presunta responsabilità) e la ricostruzione che fanno i familiari più vicini, non si sa se corroborata o meno dalla testimonianza di qualcuno che potrebbe avere visto la persona che all’alba di domenica si è introdotta nell’abitazione, nella quale la ventiduenne Ylenia vive da sola, per bruciarla viva. Nel fare l’identikit del suo aggressore, la giovane ha decritto un uomo “con capelli lunghi, mentre Alessio ha pochi capelli, e una calzamaglia che gli travisava il viso”. La vicenda del quartiere Bordonaro viene quindi caratterizzata da un altro colpo di scena dagli esiti assolutamente imprevedibili.

Nel pomeriggio, come detto, Alessio aveva negato ogni coinvolgimento nell’azione contro l’ex fidanzata. “Il mio cliente – afferma Salvatore Silvestro, legale di Mantineo – ha detto di non essere stato lui a dare fuoco alla ragazza, perché Alessio domenica mattina dormiva e non si è recato a casa della giovane. Il mio assistito – seguita l’avvocato Silvestro – ha riferito di volere bene alla ragazza e che mai avrebbe fatto un gesto del genere contro la giovane”.

La Procura nel frattempo ha depositato nuovi atti ribadendo l’accusa di tentativo di omicidio pluriaggravato  nei confronti  dell’ex fidanzato di Ylenia. Il Gip si è riservato la decisione.

Barbara Contrafatto