Non si sa se sia l’inizio di una inversione di tendenza o di un fuoco di paglia, di sicuro si tratta di una bella notizia. Alcuni imprenditori tunisini hanno acquisito lo storico Pastificio Tomasello di Casteldaccia (Palermo) fondato nel 1910 dall’omonima famiglia e, secondo quanto gli stessi  imprenditori africani assicurano, sono intenzionati a confermare i dipendenti (qualche centinaio) che vi hanno lavorato fino al novembre 2014, periodo della sua chiusura.

La notizia – a prescindere dall’esito – comunque è destinata a passare alla storia, dato che dalla poverissima Tunisia arrivano industriali pronti a investire nella ricca Europa. Che magari non sarà l’Europa dei ricchissimi banchieri di Francoforte, ma la scommessa è bella perché si tratta di scommettere con gli antichi pastai di Casteldaccia.

La notizia è stata diffusa ieri nel corso di una conferenza stampa dal governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ha presentato il progetto assieme a una delegazione libico-tunisina che vuole investire nell’Isola: “Gli imprenditori tunisini – dice Crocetta – hanno acquistato una struttura alberghiera a Palermo e una a Sciacca. Con l’acquisizione del pastificio Tomasello produrranno pasta siciliana da esportare in tutto il mondo”.

La “Tomasello”, secondo un parere unanime, è una delle migliori paste della Sicilia. L’industria fu fondata agli albori del secolo scorso da Giovanni Tomasello. “La tradizione di Giovanni – si legge nel sito di Confindustria Sicilia – alla sua prematura scomparsa, fu continuata dalla moglie Francesca e dai quattro figli, creando, nei primi del Novecento, un piccolo pastificio artigianale a Casteldaccia. Dopo la guerra, il pastificio fu affidato ai figli Giovanni, Pietro, Andrea e Domenico, che realizzarono il primo mulino a grano duro per la lavorazione in proprio delle semole. Da allora continui ed incessanti ammodernamenti ed ampliamenti hanno accompagnato il cammino di questa azienda sempre attenta alle evoluzioni tecnologiche”.

Secondo il parere di diversi esperti, si tratta di una pasta che tradizionalmente ha avuto dalle ottime qualità organolettiche. Il biologo ricercatore Giuseppe Russo scrive: “Uno degli ultimi progetti portato avanti con il pastificio Tomasello ha dimostrato quanto la pasta prodotta avesse un elevato standard qualitativo, con particolare riferimento alla qualità igienico-sanitaria. In due anni di monitoraggio di grano e sfarinati movimentati, non è stata registrata alcuna traccia di micotossine, sostanze cancerogene prodotte da muffe. E questo grazie agli approvvigionamenti di grano duro siciliano di qualità che Tomasello poteva realizzare grazie alla adesione al Sistema Qualità e Tracciabilità del Grano Duro in Sicilia”.

Rosalba Mazza