Catturato uno dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia, si chiama Andrea Nizza, ha 30 anni, fa parte del clan Santapola-Ercolano ed è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Catania in un appartamento di Viagrande assieme a due amici. Nizza, ricercato dal 2014, è specializzato nel traffico di droga (locale e internazionale) ed è considerato il braccio armato della cosca catanese.

A lui va attribuita l’organizzazione del commercio di stupefacenti nei quartieri catanesi di San Cristoforo e Librino (specie nel Palazzo di cemento), dove ogni giorno decine di ragazzini commerciano grosse quantità di stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana.

Nel giro di pochi anni, secondo gli inquirenti, Nizza ha allargato il suo raggio d’azione verso i mercati esteri, ramificando le sue operazioni in Grecia e Albania.

I magistrati lo accusano di essere l’assassino di Lorenzo Saitta, ucciso nel 2006, quando ancora Nizza aveva diciannove anni. Almeno tre i processi aperti durante la sua latitanza: per droga, per estorsioni e per omicidio.

Il giovane boss si era dato alla latitanza dopo aver subito una condanna a sei anni e otto mesi nel processo “Fiori bianchi”, imbastito dalla Procura della repubblica con l’arresto di 77 elementi affiliati alla cosca Santapaola-Ercolano specializzata nel traffico di droga e nelle estorsioni, sia nel capoluogo che in provincia. Tre persone non fu possibile arrestare nel 2013: uno di questi era Andrea Nizza.

Il covo di Viagrande dove il capo di una dei più pericolosi clan della provincia si nascondeva è stato individuato anche grazie alle indicazioni del collaboratore di giustizia Fabrizio Nizza, fratello del ricercato.

Redazione