Colpo di scena stamattina al municipio di Motta Sant’Anastasia, dove la Commissione consiliare urbanistica si è espressa in modo contrario rispetto alla delibera di giunta che lo scorso 19 dicembre aveva dato il via libera alla costruzione di un mega inceneritore di rifiuti in un agrumeto di 465mila metri quadrati (per una spesa di quasi 600milioni di Euro) in un territorio che comprende i comuni di Motta, Belpasso e Misterbianco.

A dire no alla realizzazione dell’impianto – stamani in Commissione urbanistica – sono stati i consiglieri di minoranza, il cui voto è passato grazie all’astensione degli esponenti della maggioranza, che evidentemente non hanno ritenuto di seguire la linea del sindaco Anastasio Carrà, il quale, il 19 dicembre, si era fatto promotore della delibera di giunta. Delibera passata grazie al voto risicato di tre componenti su cinque. Numeri che spiegano in modo abbastanza chiaro che sulla questione inceneritore la maggioranza è spaccata e in taluni casi va sotto.

Una seduta, quella di stamattina, descritta come “drammatica” da qualcuno, con i consiglieri di maggioranza alle prese con una decisione travagliata, che alla fine li ha portati all’astensione.

Evidentemente le proteste dei comitati sul No alla discarica, delle associazioni, del Patto del fume Simeto e del Presidio di fiume (organismo che comprende i comuni di Motta, Paternò, Biancavilla, Adrano, Ragalna, Belpasso, Regalbuto, Troina e Centuripe), hanno sortito gli effetti sperati dai soggetti che si oppongono alla realizzazione della mega struttura.

Va ricordato, però, che il parere della Commissione consiliare urbanistica non è vincolante ai fini della decisione finale. Che spetta al Consiglio comunale prima e agli organi regionali successivamente. “Si tratta comunque – affermano le associazioni di difesa del territorio – di un risultato che lascia ben sperare, un segnale positivo prima della convocazione del Consiglio comunale prevista per i prossimi giorni”.

l.m.