Sono passate solo un paio di settimane da quando Malta si è resa protagonista di una serie di arresti legati al gioco d’azzardo. La lezione a quanto pare non è bastata. Grazie alla documentazione fornita dalle Forze dell’ordine italiane, è stato scoperto un nuovo grosso traffico di droga tra la penisola italiana e il Paese più piccolo dell’Unione europea portando all’arresto ben 16 persone per aver trasferito un totale di 430 chili di cannabis dall’Albania in Italia, ed infine a Malta.

Con il nome in codice Operazione La Vallette, è stato arrestato il 55enne John Spiteri, noto ai suoi complici col nome di Gianni. Sembra che Spiteri abbia gestito l’intera operazione di contrabbando inerente all’area maltese, insieme ad altre persone non ancora identificate.

Scattato l’arresto anche per il 55enne Fabian Catania, noto nell’ambiente del gioco d’azzardo maltese e legato al medesimo traffico di droga. L’uomo – nonostante fosse già stato arrestato nel giugno 2018 proprio a Malta, dopo essere stato trovato in possesso di 85 chili di cannabis – fungeva da corriere, alla guida di un Isuzu registrato sull’isola; sembra che anche altri italiani ed un gruppo di nazionalità albanese si siano adoperati nelle spedizioni in Italia e a Malta.

Secondo quanto riportato dal quotidiano nazionale Times of Malta, tali documenti – che includono risme di trascrizioni riguardanti conversazioni registrate dall’interno delle stesse auto dei trafficanti di droga, e telefonate intercettate tra trafficanti maltesi e italiani – descrivono in dettaglio come la cocaina e la cannabis siano state trasportate sull’isola, utilizzando una compagnia di traghetti locale, per poi essere successivamente conservata presso un negozio di frutta e verdura nella piccola cittadina di Attard. Identificati come “centro di raccolta”, anche un garage ed un magazzino nell’area portuale di Marsa, zona già nota per traffici illeciti.

La Guardia di Finanza italiana ha confermato quanto questo traffico fosse già in corso da qualche anno: tra il 2018 e il 2019, era proprio Spiteri, insieme al suo complice italiano Rosario Amico,  colui che organizzava spedizioni di droga dalla Puglia a Malta. Movimenti sospetti registrati dalle  camere di video sorveglianza della casa di Amico ed i suoi continui viaggi sull’isola, hanno immediatamete allertato la polizia italiana nel rivedere la posizione economica e fiscale dell’uomo, che sembra vivesse ben al di sopra delle sue possibilità. Da ulteriori intercettazioni fornite, è emerso che Amico e Spiteri si siano persino incontrati in Sicilia per discutere sulla possibilità di usare contenitori di plastica per bevande per contrabbandare droga nell’arcipelago maltese.

Secondo quanto dichiarato dai magistrati italiani, erano diversi i problemi tra i tre uomini – Spiteri Amico e Catania – e di come diffidassero l’uno dell’altro, temendo persino per la propria incolumità, causa anche la presenza, diventata fastidiosa, dei “soci” di nazionalità albanese.

Nonostante la serie di arresti, si continua ad indagare sul vero possibile manovratore del cosidetto “circolo della droga” tra Malta e Italia.

Nella foto: panorama di La Valletta, capitale di Malta

Valentina Contavalle