Stiamo tutti bene, gli addetti ai lavori.
Suonando la lira e snocciolando i dati dell’Arpa, mentre le nuvole bruciano.
Stiamo tutti bene, gli operatori di giustizia.
Gli instancabili difensori del senso del pudore, implacabili fustigatori di ladri di polli e ambulanti abusivi.
Stiamo tutti bene, i politici.
I sindaci e gli assessori delle penisole del sole, delle ridenti cittadine, dei volani, delle economie e delle situazioni sotto controllo.
Stiamo tutti bene, i cittadini semplici.
Con gli occhi bassi e le spalle curve. Gonfi di odio per gli immigrati e l’Europa. Speranzosi mendici di un reddito di cittadinanza o di una flat tax, che aiutino a pagare le cure necessarie.
Stiamo tutti bene, i bambini.
Allegri e vocianti, nei cortili e nelle scuole. Con le ossa irrobustite dai metalli e le vene sazie d’idrogeno e carburo.
Davvero.
Stiamo tutti bene, accomunati dallo stesso cielo.
E così speriamo di te.

Nella foto: Milazzo, scorcio panoramico, 15 settembre 2018

Alessio Pracanica